Ora siamo qui a chiederci: Ma questi
cambiamenti cosi tempestivi e
incisivi nell’agro ecosistema, hanno
modificato la qualità dei prodotti agricoli? L’incremento quantitativo ha avuto
riflessi negativi sulla qualità? Insomma i cibi consumati oggi hanno la stessa
valenza nutrizionale di quelli consumati dai nostri nonni?
La risposta è NO!
Fino a qualche tempo fa potevamo
affermare che i cibi e gli alimenti in generale
di una volta erano più gustosi ,profumati ,insomma più appetitosi.
Secondo alcuni in questo giudizio non era estranea l’influenza di una atavica fame, strettamente legata alla
teoria della marginalità. Tuttavia oggi
disponiamo di risultati di ricerca che
ci dicono come la qualità ovvero la
fertilità del suolo e intimamente legata allo stato sanitario delle piante che
vi si coltivano e queste agli animale
che se ne nutrono compreso l’uomo nella duplice veste di consumatore finale sia
come vegetariano che carnivoro . Il suolo agrario oggi è stato espropriato
della sua funzione “mediatrice” ,non fertilizziamo più il terreno , bensì ci
rivolgiamo direttamente alle piante a
cui forniamo sotto forma facilmente
assimilabile i tre macronutrienti fondamentali N P K . . Abbiamo scavalcato e
reciso tutti i complessi legami che legavano la pianta al suolo con tutta la
ricchezza di batteri, funghi, micorrizie e,lombrichi ecc. alterandone il suo
equilibrio. Perciò oggi le piante sono meno resistenti alle malattie ed hanno ridotto le loro qualità
“nutraceutiche” . Le piante coltivate
sono selezionate a fini di incrementarne le rese e soddisfano le sole esigenze “caloriche” ma
sono divenute carenti per esempio del
20% di vitamina C, di 15% di ferro,del 30% di riboflavina per non parlare di enzimi ,fattori di
crescita ecc. Un esempio abbastanza eloquente ci viene dai sistemi di
allevamento e alimentazione degli animali domestici, Ebbene la qualità del
latte, dei formaggi o delle uova è comparabile solo per il tenore proteico ma
radicalmente dfferenti tra animali
allevati allo stato libero e nutriti di erba fresca e quelli confinati
perennemente a stabulazione fissa e nutriti di sfarinati. Nelle produzioni
zootecniche di animali allevati secondo “natura” sono presenti i CLA e gli
omega3 , tanto che in America sono in vendita le uova “arricchite” con omega 3.
Noi non sappiamo ancora quanta incidenza abbiano questi nostri alimenti sulla salute e sul nostro benessere, una cosa
è certa che parallelamente ad un radicale cambio dell’agricoltura sono mutate le qualità degli alimenti ….e
sarà una coincidenza l’aumento di talune malattie.
Dott. G. Bivona
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