Ippocrate di Cos , il
padre della medicina, disse: “Che il cibo sia la tua medicina, che la
medicina sia il tuo cibo” , cosi dicendo il suo pensiero si basava
sulla convinzione che gli alimenti fossero in grado di influenzare quello che
egli chiamava “calore vitale” dato che molte malattie erano associate
alla febbre .
Recentemente
le antiche concezioni di Ippocrate acquistano un rinnovato significato; infatti
la scienza Nutrigenomica studia le interazioni tra alimentazione e
genetica per capire come le interazioni molecolari siano responsabili della
insorgenza di alcune patologie alimentari. Le moderne ricerche che correlano
genetica e metabolismo permettono infatti di comprendere come gli effetti
nutrizionali agiscano nel determinare patologie come obesita' diebete ed altri
, disordini cronici di origine alimentare. In sostanza si e capito che
diversamente dal “Dogma Centrale della Biologia”, che proponeva
l' idea che il flusso di informazione genetica fosse unidirezionale e
cioe' che solo il DNA potesse fornire informazione in una sequenza Top-down tra
DNA->RNA->Proteine. Viceversa gli studi di Nutrigenomica dimostrano
come il cibo sia in grado di fornire informazioni ai nostri geni, in
quanto alcune molecole bio-attive contenute nei cibi, sono in grado di
intervenire sulla espressione genetica, attivando o disattivando come
interruttori molecolari , alcuni geni, in un sistema cellulare che funziona
come un network di informazione dove la comunicazione procede interattivamente.
Da tali brevi considerazioni sulla Nutrigenomica consegue che la scelta
di alimenti di qualità ed il loro potenziamento alimentare con additivi
nutraceutici, puo' realmente fare la differenza sulla nostra salute e sul
nostro sentirci bene (benessere ) e sentirsi belli (bellessere).
Certamente
diviene ancora piu necessario difenderci ai “Veleni Nel Piatto” , proprio
in quanto molte molecole derivanti da una contaminazione dei cibi possono agire
nel reprimere la normale espressione del DNA e di conseguenza causare
danni genetici qual il cancro che purtroppo conosciamo essere in
costante aumento. Per superare questo situazione, dove l' alimentazione non e'
sicura, perche' intrisa di svariate tossine e veleni, e' necessario promuovere
un cambiamento culturale.
Pertanto
diviene decisivo evitare di pensare che il cibo abbia solo una funzione
energetica quantitativa in quanto sappiamo che ogni tipologia di cibo purtroppo
e' stata semplicemente considerata in termini di equivalenti calorici , (calorie)
anziche per le loro specifiche qualita' molecolari, fondamentalmente
utili per la salute . E' necessario pertanto sottolineare che l’ alimentazione,
tradotta sistematicamente in quantita' di calorie, ha putroppo permesso
di acquisire l’ idea che ogni "schifezza" fosse buona per
procurarci energia dall’ alimentazione ; cosi che abbiamo importato i Mc
Donald, che certamente non hanno contribuito ad elevare il nostro livello
culturale sul rapporto tra cibo e salute della “Dieta Mediterranea”.
In vero oggi la chiave di comprensione del nostro benessere in
funzione del cibo, necessita di una maggior consapevolezza su cio' che si
mangia, mediante una piu elevata comprensione di quali siano le “molecole
bio-attive” che determinano le capacita nutritive degli alimenti, viste in
relazione alla espressione della informazione genetica del DNA . Emerge
pertanto l' importanza di una educazione alimentare che non consideri
piu' il cibo, come e' stato nella vecchia tradizione nutrizionale, come fosse
soltanto utile quale
elemento
che fornisce l'energia e i "mattoni" indispensabili alla
ricostruzione della vita. Infatti piu' che della vecchia concezione meccanica
della scienza, abbiamo bisogno di diffondere una educazione che superi la
concezione termodinamica applicata alla alimentazione, spostando l' attenzione
a come il cibo contribuisca a modificare i flussi di informazione biologica che
regolano lo svolgersi degli equilibri di trasformazione dinamica che ci permettono
di vivere. Tale cambiamento concettuale e' decisivo per aprire nuove
opportunita' di sviluppo della produzione alimentare della contemporanea
societa' della conoscenza, la quale necessita di una ampia condivisione della
innovazione cognitiva basata su strategie di networking finalizzate a
promuovere una prospettiva di un nuovo sviluppo sociale ed economico
finalizzata sulla valorizzazione della ricerca e della innovazione produttiva.
In particolare ponendo la attenzione sulla a efficacia nutrizionale di varie molecole
bio-attive reperibili in prodotti naturali ed estratte per la produzione
nutraceutica , ci siamo convinti delle necessita di realizzare una Virtual
Entreprise di Ricerca ed Impresa denominat
a “NUTRA-SCIENZA” per
la promozione di iniziative di networking finalizzate alla creazione di “Impresa
a Rete” per la produzione nutraceutica in relazione agli sviluppi della
nutrigenomica. Il Network “NUTRA SCIENZA” e' inoltre impegnato nel
promuovere e diffondere piu' profonde implicazioni cognitive sia teoriche che
applicative viste in relazione alle problematiche di ricerca sulla
malnutrizione nell' era post genomica. Dalla Nutrigenomica sappiamo che le
potenzialita' di espressione delle informazione genetica non si
esauriscono nella trascrizione derivante dal “Dogma Centrale della Biologia”
che prevede che una tripletta di nucleotidi corrisponda alla aggiunta di un
particolare amminoacido nella catena di costruzione proteica. Tale concezione
riduttiva e' estremamente limitativa della funzione di controllo genetico del DNA
proprio in quanto le molecole bio-attive derivanti al cibo (metaboliti)
determinano non casualmente le attivita di regolazione della espressione
genetica. Pertanto il Network “NUTRA-SCIENZA” si e' impegnato nel
stimolare la ricerca sui flussi di informazione interattiva che nella cellula
inducono la regolazione della espressione della informazione genetica a
manifestarsi nelle forme e funzioni caratteristiche di ogni organismo vivente.
L' aspetto riduzionista del “Dogma Centrale della Biologia” e' stato
spesso criticato in quanto la semplice sequenza di basi , appare incapace di
interpretare la complessita' di azione della informazione genetica nella
regolazione del sistema vivente
Paolo Manzelli
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