giovedì 8 febbraio 2024

Pesticidi?...se li conosci li eviti!

 NinoSutera 

coordinatore 

European Rural Parliament Italy

Che cos'è il Parlamento Rurale Europeo

 

 Tranne in Europa, dove a causa di quattro scalmanati senza scrupolo, hanno obbligato la  Presidente della Commissione Europea a compiere un triplo salto mortale all'indietro. 

Alle prossime elezioni Europee, ricordatevene, per non sbagliare, non sarà difficile, tutti coloro i quali dicono, dichiarano, scrivono, che il ritiro del regolamento sulla riduzione dei pesticidi è una vittoria, ..vi adorano,vi amano pensano solo al vostro bene, "+ pesticidi per tutti, sopratutto ...ai nemici"

Per coloro hanno ancora qualche dubbio

----------------------------- VEDERE PER CREDERE -----------------



Ribadiamo ancora una volta che l'80% delle risorse va a una piccola lobby (20%) di baciati dalla dea bendata,che festeggia per aver costretto l'UE a ritirare un documento preziosissimo per la salute, l'ambiente e  per il prossimo.

E' gli Azionisti di Maggioranza?

  La considerano una dichiarazione di guerra, nell’81% dei casi si dicono preoccupati per l’impatto ambientale dei pesticidi e per il 75% hanno timori rispetto all’impatto dei pesticidi sulla salute umana, come riporta un recente sondaggio della società di analisi di mercato Ipsos.

La PAC esiste solo ed esclusivamente perchè i consumatori, contribuenti, cittadini europei, nonchè azionisti di maggioranza,  continuano a pagare le tasse,  per alimentare il sistema dei sussidi.

Nel corso dei sessanta anni di vita, la PAC ha subito frequenti evoluzioni, proprio perchè gli azionisti di maggioranza sono diventati molto esigenti.

Una sorta di vero scambio,  io cittadino europeo continuo a sostenere il mondo agricolo, pagando le tasse, tu  agricoltore adotti una serie di soluzioni, a favore dell'ambiente, dell'alimentazione e del prossimo.

Se si dovesse interrompere questo patto tra galantuomini, il mondo agricolo non ne trarrebbe nessun beneficio, anzi!  

Il termine "pesticidi" è comunemente usato come sinonimo di prodotti fitosanitari. Il termine “pesticidi” è tuttavia termine più ampio che comprende anche prodotti come i biocidi, che non sono destinati sì all’uso su piante, ma servono a debellare organismi nocivi e portatori di malattie come insetti, ratti e topi, e non rientrano nell’ambito di competenza dell’EFSA.

I prodotti fitosanitari sono pesticidi che vengono utilizzati principalmente per mantenere in buona salute le colture e impedire loro di essere distrutte da malattie e infestazioni. Comprendono erbicidi, fungicidi, insetticidi, acaricidi, fitoregolatori e repellenti.

I prodotti fitosanitari contengono almeno una sostanza attiva. Tali sostanze possono essere sostanze chimiche oppure microrganismi, inclusi i virus, che permettono al prodotto di svolgere la sua azione. Una buona parte delle attività EFSA in ambito di valutazione del rischio nel settore dei prodotti fitosanitari è incentrata proprio su tali sostanze attive.


Ruolo dell'EFSA

L’EFSA fornisce consulenza scientifica indipendente ai gestori del rischio in base delle proprie valutazioni del rischio. La Commissione europea e gli Stati membri adottano decisioni di gestione del rischio su questioni normative, tra cui l'approvazione delle sostanze attive e l'impostazione dei limiti di legge per i residui di pesticidi nei prodotti alimentari e nei mangimi (livelli massimi di residui, o LMR ).

Prima che una sostanza attiva possa essere utilizzata nell’UE all’interno di un prodotto fitosanitario , deve essere approvata dalla Commissione europea. Prima che venga assunta una decisione ufficiale sulla loro approvazione, le sostanze attive sono oggetto di un approfondito processo di valutazione. 

L’Unità revisione paritetica pesticidi dell’EFSA è responsabile dell’esame paritetico a dimensione UE della valutazione del rischio connesso ai principi attivi impiegati nei prodotti fitosanitari, in stretta collaborazione con gli Stati membri dell’UE. La valutazione dei rischi associati alle sostanze attive mira a determinare se questi prodotti, purché usati correttamente, possano produrre, direttamente o indirettamente, effetti nocivi sulla salute dell’uomo o degli animali (per esempio attraverso l’acqua potabile, gli alimenti o i mangimi) e non compromettano la qualità delle falde acquifere. Inoltre la valutazione del rischio ambientale si prefigge l’obiettivo di valutare l’impatto potenziale di tali prodotti sugli organismi non bersaglio del pesticida .

L’EFSA fornisce pareri scientifici alla Commissione europea sui possibili rischi connessi alla presenza di residui di pesticidi negli alimenti trattati con prodotti fitosanitari ed elabora proposte per stabilire gli LMR. L'EFSA fornisce anche supporto amministrativo e scientifico al gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui prodotti fitosanitari e i loro residui (gruppo PPR).

Il gruppo PPR e le Unità coivolte hanno il compito di sviluppare e di rivedere le metodologie scientifiche, compresi i documenti orientativi, per la valutazione del rischio da pesticidi. In tale contesto l'EFSA appalta periodicamente alcuni compiti a organismi esterni che le prestano assistenza nella raccolta di dati e informazioni scientifiche o nello sviluppo di strumenti di modellazione. Le opinioni delle parti interessate sulle nuove linee guida e metodologie vengono raccolte tramite consultazioni pubbliche. I documenti che contengono le linee guida forniscono indicazioni ai richiedenti e agli Stati membri sulle modalità di conduzione della valutazione del rischio per un dato settore nel contesto della revisione paritetica delle sostanze attive usate nei prodotti fitosanitari.



Il quadro UE

Una corposa legislazione UE disciplina la commercializzazione e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e dei loro residui negli alimenti. I prodotti fitosanitari non possono essere commercializzati o utilizzati se non prima autorizzati. Si usa un sistema a due livelli in cui l’EFSA valuta le sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari e gli Stati membri valutano e autorizzano i prodotti a livello nazionale. I prodotti fitosanitari sono disciplinati essenzialmente dal Regolamento quadro (CE) 1107/2009.

Tutte le questioni relative ai limiti di legge dei residui di  pesticidi nei cibi sono trattati nel Regolamento (CE) 396/2005. Tale regolamento disciplina anche i controlli ufficiali sui residui di pesticidi negli alimenti di origine vegetale e animale, che possono residuare dall’impiego dei pesticidi per proteggere i vegetali.

Ultime notizie

Nel febbraio 2023 l'EFSA ha pubblicato la sua guida aggiornata alla valutazione del rischio da pesticidi per uccelli e mammiferi, pubblicata originariamente nel 2009. Il documento propone uno schema di valutazione del rischio a più livelli che tocca l'esposizione alimentare , l'esposizione tramite avvelenamento secondario e l'esposizione tramite l'assunzione di acqua contaminata. Pur ricalcando i principi della guida esistente, le metodologie di valutazione del rischio sono state chiarite, aggiornate e integrate ove necessario. In un’ottica di armonizzazione e trasparenza è stato sviluppato uno strumento di valutazione online, che agevola la valutazione del rischio mediante calcoli.

Revisione paritetica

Revisione paritetica sulle sostanze attive

Dal 2003 l’EFSA è responsabile della revisione paritetica a livello di UE delle sostanze attive utilizzate nei prodotti fitosanitari. Questo compito viene assolto dalla sua “Unità “Pesticidi” secondo le procedure stabilite dalla legislazione e dai più recenti standard e metodi scientifici. L’EFSA esegue i lavori in stretta collaborazione con gli esperti scientifici degli Stati membri.

In generale, le sostanze attive sono valutate seguendo un approccio per fasi:

  1. La richiesta di approvazione di una sostanza attiva è presentata dal produttore della sostanza a uno Stato membro (RMS) designato relatore, insieme a un apposito fascicolo contenente i dati richiesti.
  2. Per ogni sostanza viene prodotta un’iniziale relazione di valutazione dallo
  3.  RMS che effettua la prima valutazione del rischio.
  4. La valutazione dei rischi dell’RMS è rivista pariteticamente dall’EFSA in collaborazione con tutti gli Stati membri.
  5. L'EFSA abbozza una “conclusione" circa la sostanza attiva.
  6. La Commissione europea adotta la decisione legislativa se includere o meno la sostanza nell’elenco delle sostanze attive autorizzate nell’Unione.

Nell'UE l'EFSA è responsabile anche della revisione paritetica delle richieste di rinnovo dell'autorizzazione di sostanze attive. Le sostanze attive sono generalmente autorizzate per un periodo di 10 anni, dopo di che il produttore è tenuto a richiederne il rinnovo. La richiesta va presentata al rispettivo RMS, che effettua la valutazione iniziale producendo una relazione di valutazione del rinnovo (RAR). L'EFSA esegue poi la valutazione paritetica del RAR in collaborazione con gli Stati membri.

L'EFSA fornisce assistenza scientifica anche nella valutazione delle richieste di autorizzazione per quanto riguarda le "sostanze di base". Le sostanze di base sono, in generale, i principi attivi che non vengono utilizzati principalmente come prodotti fitosanitari, ma che possono essere utili a proteggere le piante. I criteri per la loro approvazione sono stabiliti dal regolamento quadro.

Infine l'EFSA fornisce il proprio parere scientifico sui dati di conferma. L'approvazione può essere subordinata alla presentazione di ulteriori informazioni di conferma, dove siano stati stabiliti nuovi requisiti durante la valutazione o a seguito dell’emergere di nuove conoscenze scientifiche e tecniche.

L’esito delle revisioni paritetiche e/o degli altri processi di consultazione viene presentato nelle conclusions and technical reports dell’EFSA.

Livelli massimi di residui

Livelli massimi di residui di pesticidi negli alimenti

I residui di pesticidi, derivati dall'impiego di prodotti fitosanitari (PPP ) in colture destinate all’alimentazione umana e animale, possono rappresentare un rischio per la salute pubblica. Per tale motivo è stato stabilito un quadro legislativo esaustivo che definisce le regole: per l'approvazione delle sostanze attive impiegate nei prodotti fitosanitari; per l'uso dei prodotti fitosanitari; per i residui di pesticidi ammissibili nei prodotti alimentari.

Secondo il regolamento (CE) n.396/2005, i livelli massimi di residui (LMR) sono i tenori massimi di residui di pesticidi ammessi per legge all’interno o sulla superficie di alimenti o mangimi, fatte salve le buone prassi agricole (GAP) e l’esposizione minima possibile dei consumatori per tutelare quelli vulnerabili. Essi vengono calcolati dopo una valutazione esaustiva delle proprietà del principio attivo e della destinazione d'uso del pesticida. I medesimi limiti di legge, stabiliti come “limiti di tolleranza”, si applicano anche ai prodotti alimentari d’importazione per agevolare il commercio internazionale.

Prima che un LMR venga stabilito o modificato - ad esempio perché un soggetto richiedente chiede un’autorizzazione per un nuovo prodotto fitosanitario - l’EFSA valuta il comportamento dei residui del pesticida e i possibili rischi per la salute dei consumatori connessi alla presenza di residui nei cibi. Se la valutazione del rischio da parte dell’EFSA non individua rischi inaccettabili per il consumatore, vengono stabiliti LMR armonizzati a livello di UE (vedi Banca dati LMR UE) e il prodotto fitosanitario può essere autorizzato.

Le richieste di autorizzazione o revisione degli LMR vigenti nell’UE, in conformità dell'articolo 6 del regolamento (CE) n. 396/2005, vengono ricevute dall'EFSA e gestite in collaborazione con lo Stato membro che effettua la valutazione (EMS), esamina le nuove richieste di autorizzazione di LMR per una data associazione sostanza attiva-coltura, effettua la valutazione dei rischi per i consumatori e determina gli LMR raccomandabili. Maggiori informazioni sul processo sono disponibili alla pagina "Valutazione dei pesticidi.

Conformemente all'articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005, l'EFSA riesamina anche, in stretta collaborazione con lo Stato membro relatore (RMS), anche gli LMR vigenti. L'EFSA elabora proposte di LMR ed esegue una valutazione del rischio per i consumatori per tutte le colture per le quali sono in atto autorizzazioni europee o limiti di tolleranza per i beni importati. La revisione degli LMR per una sostanza attiva viene eseguita attenendosi al processo concordato con la Commissione europea e gli Stati membri. Ulteriori informazioni su tale processo, compresi dettagliate istruzioni operative, diagramma di flusso e moduli, sono disponibili qui di seguito.

Per consentire ai portatori di interesse di predisporre e collaborare al meglio alla revisione degli LMR, l'EFSA aggiorna trimestralmente il riepilogo dei progressi compiuti nella revisione degli LMR a norma dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005.

In tutte le valutazioni degli LMR condotte dall’EFSA, l’esposizione alimentare cronica (a lungo termine) e quella acuta (a breve termine) ai residui di pesticidi vengono stimate utilizzando un modello di calcolo sviluppato dall'EFSA stessa (PRIMo – Pesticide Residue Intake Model). Il modello, che si basa su dati nazionali circa i consumi di alimenti e sui pesi unitari forniti dagli Stati membri, poggia su metodologie di valutazione del rischio validate a livello internazionale.







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