giovedì 22 dicembre 2022

la valorizzazione dei bene pubblici attraverso l’Agricoltura sociale.

 


Il consiglio d’amministrazione dell’Esa (Ente sviluppo agricolo), presieduto dall’On Giuseppe Catania ha conferito “ad interim” l’incarico di direttore generale a Mario Candore, dirigente generale del Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale della Regione.

Il Direttore Candore con esperienza pluridecennale sulle tematiche di interesse agricolo, agroalimentare e di sviluppo rurale, anni addietro è stato componete del gruppo di lavoro per il progetto sperimentale di Agricoltura Sociale presso l’Azienda Sperimentale Campo Carboj proprio dell’ESA presentando il progetto nel corso di un convegno aRoma presso il  MIPAF  ( allegata presentazione)

   protocollo d’intesa voluto dal dirigente generale Dario Cartabellotta    https://terra.psrsicilia.it/wp-content/uploads/2022/02/allegato-1.pdf

Negli ultimi anni l’espressione beni pubblici è stata al centro di un vivace dibattito, nonostante ciò, attorno a tale espressione sembra che aleggi ancora oggi, un’aura di vago mistero. Cosa si intende per beni pubblici? In che modo i beni pubblici si distinguono dai beni privati? Fino a che punto si dovrebbe rigorosamente definire quest’espressione? E qual è il rapporto tra beni pubblici e politiche pubbliche? Se si prende come punto di partenza (possibilmente con le opportune precisazioni e i dovuti distinguo) la nozione che riconosce nei beni pubblici tutti quei beni che apportano benefici alla collettività e che non possono essere acquistati sul mercato, il nesso con la politica di sviluppo rurale appare evidente.

Per definizione i beni pubblici possiedono due importanti caratteristiche. In primo luogo, sono beni “non rivali” nel consumo, nel senso che il loro consumo da parte di un individuo non implica l’impossibilità per un altro individuo di consumarlo a sua volta. In secondo luogo, sono “non escludibili”, nel senso che, una volta che il bene pubblico è stato prodotto, è impossibile impedirne la fruizione da parte di altri consumatori.  

L’agricoltura sociale comprende una pluralità di esperienze non riconducibili a un modello unitario, quanto al tipo di organizzazione, di attività svolta, di destinatari, di fonti di finanziamento, ma accomunate dalla caratteristica di integrare nell’attività agricola attività di carattere sociosanitario, educativo, di formazione e inserimento lavorativo, di ricreazione, diretti in particolare a fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione. Le ipotesi di lavoro riguardano molteplici ambiti di attività, che possono essere così riassunti:
• 
formazione e inserimento lavorativo: esperienze orientate all’occupazione di soggetti svantaggiati, con disabilità relativamente meno gravi o per soggetti a bassa contrattualità;
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riabilitazione/cura: esperienze rivolte a persone con disabilità (fisica, psichica, mentale, sociale), con un fine principale socio-terapeutico;
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ricreazione e qualità di vita: esperienze rivolte a un ampio spettro di persone con bisogni più o meno speciali, con finalità socio-ricreative, tra cui particolari forme di agriturismo sociale, le esperienze degli orti sociali peri-urbani per anziani;
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educazione: azioni volte ad ampliare le forme ed i contenuti dell’apprendimento per avvicinare alle tematiche ambientali persone giovani o meno giovani;
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servizi alla vita quotidiana: come nel caso degli “agri-asili” o di servizi di accoglienza diurna per anziani.
Recentemente  il Dipartimento regionale Agricoltura ha sottoscritto recentemente un   
accordo di collaborazione con il CREA   https://terra.psrsicilia.it/wp-content/uploads/2022/02/allegato-2.pdf 
(Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del Consiglio per la ricerca in agricoltura), il CORERAS (Consorzio Regionale per la Ricerca Applicata e la Sperimentazione), il Consorzio Network Dei Talenti Soc. Coop. Sociale e l’Associazione di Promozione Sociale “Rete Fattorie Sociali Sicilia”, finalizzato proprio all’attuazione del Programma Sperimentale Agricoltura Sociale presso l’Azienda Sperimentale Campo Carboj


 

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