Dott. G. Bivona
Dalla
fine della seconda guerra mondiale la nostra agricoltura ha subito un
cambiamento profondo e radicale ,una vera rivoluzione paragonabile a
quella avvenuta nel neolitico più di diecimila anni fa. Dalla
meccanizzazione alla genetica,dalla concimazione alla difesa delle
piante, fino alla gestione del suolo.
Ora
siamo qui a chiederci: Ma questi cambiamenti cosi tempestivi e
incisivi nell’agro ecosistema, hanno modificato la qualità dei
prodotti agricoli? L’incremento quantitativo ha avuto riflessi
negativi sulla qualità? Insomma i cibi consumati oggi hanno la
stessa valenza nutrizionale di quelli consumati dai nostri nonni?
La
risposta è NO! Fino a qualche tempo fa potevamo affermare che i
cibi e gli alimenti in generale di una volta erano più gustosi
,profumati ,insomma più appetitosi. Secondo alcuni in questo
giudizio non era estranea l’influenza di una atavica fame,
strettamente legata alla teoria della marginalità. Tuttavia oggi
disponiamo di risultati di ricerca che ci dicono come la qualità
ovvero la fertilità del suolo e intimamente legata allo stato
sanitario delle piante che vi si coltivano e queste agli animale che
se ne nutrono compreso l’uomo nella duplice veste di consumatore
finale sia come vegetariano che carnivoro . Il suolo agrario oggi è
stato espropriato della sua funzione “mediatrice” ,non
fertilizziamo più il terreno , bensì ci rivolgiamo direttamente
alle piante a cui forniamo sotto forma facilmente assimilabile i
tre macronutrienti fondamentali N P K . . Abbiamo scavalcato e reciso
tutti i complessi legami che legavano la pianta al suolo con tutta la
ricchezza di batteri, funghi, micorrizie e,lombrichi ecc. alterandone
il suo equilibrio. Perciò oggi le piante sono meno resistenti alle
malattie ed hanno ridotto le loro qualità “nutraceutiche” . Le
piante coltivate sono selezionate a fini di incrementarne le rese e
soddisfano le sole esigenze “caloriche” ma sono divenute carenti
per esempio del 20% di vitamina C, di 15% di ferro,del 30% di
riboflavina per non parlare di enzimi ,fattori di crescita ecc. Un
esempio abbastanza eloquente ci viene dai sistemi di allevamento e
alimentazione degli animali domestici, Ebbene la qualità del latte,
dei formaggi o delle uova è comparabile solo per il tenore
proteico ma radicalmente dfferenti tra animali allevati allo stato
libero e nutriti di erba fresca e quelli confinati perennemente a
stabulazione fissa e nutriti di sfarinati. Nelle produzioni
zootecniche di animali allevati secondo “natura” sono presenti i
CLA e gli omega3 , tanto che in America sono in vendita le uova
“arricchite” con omega 3. Noi non sappiamo ancora quanta
incidenza abbiano questi nostri alimenti sulla salute e sul nostro
benessere, una cosa è certa che parallelamente ad un radicale cambio
dell’agricoltura sono mutate le qualità degli alimenti ….e sarà
una coincidenza l’aumento di talune malattie. Per concludere,vorrei
ricordare che sarebbe interessante che il vostro dolce Tipico fosse
ancorato ad una rispettosa ricerca delle materie prime come ad
esempio la zuccata. Infine ,questi brevi accenni costituiscono
elementi di riflessione che assieme ad altre tematiche stanno
suscitando l’interesse per il recupero della memoria,del buon
senso, della frugalità, della sobrietà, in un modello culturale che
abbiamo chiamato Libera Università Rurale Saper&Sapor attraverso
un percorso condiviso di riflessione.
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