venerdì 20 febbraio 2015

W le SOAT

                          Proprio in questi giorni si discute del sistema di consulenza aziendale in agricoltura al MIPAF,   in attuazione della legge del 11 /8/2014. Si avete capito bene, non bastava il Reg Cee che confermava la necessità di garantire nei stati membri, la trasmissione di informazioni e servizi al mondo rurale, attraverso un  sistema di consulenza Pubblico o (in alternativa) privato, ma anche il nostro paese sente la necessità di legiferare coerentemente con l'impostazione dell'U.E.
  Il MIPAF sta scrivendo le disposizioni attuative,  due su tutti gli spunti interessanti di riflessione.
1.“organismo di consulenza”: l’organismo pubblico o privato che eroga servizi di consulenza negli ambiti di cui all’art. 1 ter, comma 2, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116;


3.     (Principio di separatezza)

1. Al fine di garantire il principio di cui all’art. 1 ter, comma 3, del D.L. 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, l’organismo di consulenza non può svolgere alcuna funzione di controllo finalizzata all’erogazione di finanziamenti pubblici in agricoltura nel settore agricolo e agroalimentare.
2. I consulenti non possono:
                      i.        essere coinvolti in attività di controllo dei procedimenti amministrativi e tecnici finalizzati all’erogazione di finanziamenti pubblici o in attività di controllo sanitario;

                     ii.        essere dipendenti del beneficiario a favore del quale viene reso il servizio di consulenza, ovvero trovarsi nei confronti dello stesso in qualsiasi situazione di conflitto di interesse;
                    iii.        avere rapporti di dipendenza o di collaborazione diretta a titolo oneroso con soggetti titolari di attività di produzione o vendita di mezzi tecnici per l’agricoltura, la selvicoltura e la zootecnia.


Il che,  che cosa significa? che  le   UIA (nuove strutture che prenderanno il posto di condotte e SOAT)   erogano contributi e se controllano, non possono in nessun modo erogare servizi di consulenza.



Tralasciando il fatto, che non sono d'accordo sulla fine così ingloriosa delle SOAT,(con un tratto di penna   sono state cancellate 40 anni di presenza nei territori rurali, fatti di tanti successi  e anche qualche ombra)  mi chiedo, chi ha elaborato la riforma,  (UIA)ha tenuto in debita  considerazione le norme dell 'U.E.,    l'indirizzo del MIPAF e delle  regioni virtuose  nel merito del sistema di consulenza aziendale?



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