di Giuseppe Bivona
Alice, non sembrava
stancarsi, se ne stava da quasi un’ora appiccicata
col il viso al
finestrino della corriera.
Il paesaggi visto da
lontano ,all’orizzonte, era mozzafiato,
il cielo terso si confondeva con
il mare , l’azzurro e il blu sembravano uniformarsi assumendo una tonalità
unica e irripetibile. Tuttavia,appena Alice
abbassava gli occhi lo scenario
diveniva meno suggestivo,ovvero più “umano”: i bordi delle strade non erano
curate,anzi le sterpaglie invadevano la carreggiata e in alcuni tratti cumuli di sacchetti di
plastica obbligavano la corriera a spostarsi tutta a sinistra . Le case ,quelle della periferia dei paesi
,sembravano scheletri ,strutture incomplete ,murati con conci chissà da quando e mai definite,
montagne sventrate….. e poi quelle case al mare
accatastate, costruite nel bagna asciuga
senza un albero senza alcun
decoro, ne rispetto che ostruivano il passaggio e la vista al mare. Alice
sentiva crescere il bisogno di sfogare
la sua rabbia ,l’indignazione per tutto il brutture e lo scempio che era
costretta a vedere. Perciò scosse il
gufo, che sonnecchiava accanto a lei e
gli chiese.:”Ma in che razza di paese ci troviamo? Non
vedo un minimo di cura e
attenzione per l’ambiente, il paesaggio! Possibile che qui ,la gente abbia un
riguardo quasi maniacale per l’
abitazione interna ,privata e trascuri cosi vergognosamente l’altra “casa” quella comune
dove si riflette la dimensione
collettiva” .Il gufo stropicciò gli occhi, guardò anche lui dal
finestrino e rispose. “ Vedi, ci sono diversi motivi , ma a mio parere gli
scempi più nefasti ebbero inizio negli
anni del cosi detto “ boom economico” quando le migliorate condizioni di vita
consentirono a tutti di acquistare,consumare ,rapinare tutto quello che il
mercato offrisse loro ,compreso il territorio e…il paesaggio. Dov’è l’anomalia?
Che questa esplosione di benessere economico
non è stata accompagnata di pari passo con la crescita di sensibilità
culturale ,di rispetto del patrimonio collettivo e amore per la fruizione
del paesaggio. Cosi la bramosia di
arricchimento apri le porte alla
speculazione.”
“ Ma come” disse Alice “Mancanza di cultura? Ma se tutti
vanno a scuola ,non c’è persona che non
abbia minimo un diploma!
In quelle case
,costruite sulla spiaggia ,non ci trascorrono le vacanze solo artigiani o
contadini “ignoranti” , ci sono anche distinti professionisti! C’è qualcosa che
non quadra!”
L’obbiezione di
Alice era pertinente. Perciò il gufo
riprese:”Bè la scuola è rimasta culturalmente fossilizzata ,
impaludata tra necessità educativa ed elargizione del sapere , i soliti far di conto e nozionismo .Tutte le tematiche nuove affacciatesi con
irruenza in questi ultimi trent’anni, vuoi per insipienza della una classe politica
,che per negligenza dei docenti, sono rimasti fuori dalle aule. Ma ti sei mai
chiesta perché la cura del paesaggio, gli interventi “estetici “ sul
territorio o la consapevolezza per una minima valenza di
impatto ambiatale ,tende a decrescere dai paesi nordici in giù verso quelli
“latini”? “ Alice convenne , in verità, visitando i paesi del nord Europa li
aveva trovati puliti ,curati il verde
onnipresente ,gli alberi difesi e tutelati , il davanzale delle case ornate di
fiori, e..poi i bordi delle strade cosi curati e puliti che contribuivano a
rendere armonioso il paesaggio. “Ebbe” disse Alice “Sarà un problema di “latitudine” visto che
ai popoli nordici la natura è stata cosi avara, contrariamente da noi, essi
cercano di sopperire con i loro interventi , volti ad abbellire ed arricchire
il paesaggio!”. “ Può darsi “disse il
gufo” ma per me il un problema di fondo è…religioso e se hai la pazienza di
ascoltarmi cercherò di spiegartelo.
Il concetto di
natura in quanto tale nella bibbia ,ma anche nella teologia cristiana non
esiste ,al suo posto troviamo la
“creazione” come novità radicale , prodotto dal libero arbitrio di un Dio alla cui perfezione non si può aggiungere alcunché . In altre parole Dio
è certamente presente ovunque ,ma è un
essere distinto , che ha creato l’intero universo con un atto gratuito (e
d’amore). Perciò il mondo creato ,in
quanto tale, non è portatore di alcuna sacralità . Non esiste più un tempo
sacro , non esistono luoghi sacri . La natura ,pur testimoniando la creazione
,non ha alcuna valenza divina , anzi con la desacralizzazione vien via via ridotta a “cosa”. Ma vi è di più
, contestualmente , all’uomo viene assegnato un ruolo centrale all’interno
della creazione : esso è il signore e sovrano!
Essendo stato creato ad immagine di Dio
è ontologicamente differente da
tutti gli altri esseri viventi . Non ha alcun debito con la natura anzi la
trascende ed ha dei diritti su di essa :
conquistarla e sottometterla “ Alice annuiva ,ricordava in effetti, alcuni
passi della Genesi allorché Dio
dichiara” Facciamo l’uomo a nostra immagine, come nostra somiglianza e che
domini sui pesci del mare gli uccelli del cielo ecc..” Ma il gufo continuò
“Perciò la natura ,nel miglior dei casi ,non va preservata o protetta in quanto
bella e portatrice di intrinseca sacralità , ma perché utile all’uomo !.Nei
primi anni del cristianesimo si corse il rischio che l’amore per la natura, in
se e per se, veniva additata come
idolatria ovvero puro paganesimo. La vittoria del cristianesimo sul paganesimo ha costituito la più grande
rivoluzione mentale della nostra storia
culturale : non vi niente nel nostro mondo fisico risultante dalla creazione ,
che abbia una ragione di esistenza
,diversa dal servire gli obbiettivi
umani . Secondo Rousseau i cattolici sono cattivi cittadini perché loro
interessa solamente garantirsi un
salvacondotto per l’aldilà e poiché la salvezza è un fatto individuale ,non
hanno alcun senso civico. Se leggi i comandamenti ti dicono cosa fare o non fare non ti dicono
per esempio “ dovete pagare le tasse o
rispettare le leggi urbanistiche , non
pongono alcun vincolo per il buon funzionamento della comunità. Ma
secondo te, le sanatori, i condoni non hanno forse origine dal “perdono?” . La
domenica il prete dall’alto del pulpito
enuncia i precetti , tu durante la settimana vai in “deroga” e il sabato
ti presenti dallo stesso prete, il quale dopo la confessione, con un discreto
numero di avemarie e padrenostri ti assolve ,cosi la domenica il prete…..e via di seguito. Nei paesi
anglosassoni non esiste questa “mediazione” ( ricordi la storia delle
indulgenze?) , se hai commesso un peccato te lo tieni , nessuno può farci
niente, te la vedrai al cospetto del padreterno Il cristianesimo e in particolare il cattolicesimo è la
religione più antropocentrica che il mondo abbia conosciuto. Prima dell’avvento
cristiano ogni albero ,ogni sorgente
ogni rivolo di acqua ogni montagna ,aveva il suo genius loci. Prima di tagliare
un albero ,dirottare un ruscello era
importante pacificare il genio protettore del luogo e fare in modo che
rimanesse tranquillo. Nei due millenni
di storia la natura è stata vista come “ fonte da cui attingere” risorsa
da sfruttare, prelevare ,modificare,
costruire ,deviare, sventrare, inquinare…con l’intensità e la
profondità a secondo dei mezzi di cui
l’uomo disponeva. Stolti ed incuranti del fatto che noi siamo parte
integrante del mondo circostante e che
le modifiche non potranno non
coinvolgerci” .Alice sembrava convinta
dell’analisi del suo amico gufo ,tuttavia un dubbio la lasciava perplessa :”
Come la mettiamo con San Francesco ? e Giordano Bruno?”
“San Francesco”
disse il gufo,” come anche Giordano Bruno sono
eventi straordinari e stupefacenti nel pensiero occidentale un caposaldo del pensiero ambientalista ,anzi
forse, vanno oltre verso l’idea di una ecologia “profonda” che fa giustizia dell’arroganza giudaica che
vuole il primato di un popolo , la supremazia dell’uomo sul creato.
Francesco ama le
creature e nella sua profonda semplicità li lega
all’uomo con un rapporto parentale, “fratello”, “sorella”… come a
significare che abbiamo il dovere di rispettare ,curare difendere le altre
“entità” La sua visione sembra sostenere che l’uomo,come creatura intelligente
dovrebbe prendersi riguardo e premura
come un padre fa con i figli o un fratello maggiore con il minore . Ma la
Chiesa come “apparato” la “povertà “ la formula come espressione rituale ma non
la …pratica
Cantico delle creature
Altissimu, onnipotente bon
Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se
konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore
cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Siignore,
per sora Luna e le stelle:
il celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
il celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore,
per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi Signore,
per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi Signore,
per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi
Signoresora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si', mi Signore,
per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infermitate et tribulatione.
et sostengono infermitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l
sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si' mi Signore,
per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate et benedicete mi
Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
e serviateli cum grande humilitate.
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