Il cibo deve essere: più buono o più
giusto?
Giuseppe Bivona
“La vucca è n’aneddu chi si futti turri e casteddu” ( La bocca è un muscolo anelli forme in grado di dissipare interi patrimoni compresi torri e castelli)
L’anziana nonnina espresse la sua
opinione con tono sommesso , ma scandendo con precisione le parole
, forse perché voleva che non ci fossero
dubbi! Entrò nell’ampio salone della
sala-soggiorno e fu investita da una
tavolata riccamente imbandita di ogni ben di dio.
Alice udì la provocazione dell’anziana
donna e a primo acchito non ne comprese
il senso logico però storse garbatamente il naso. Figurarsi, Lei … cosi attenta
e meticolosa nell’esaltazione dei sapori , alla ricerca puntigliosa della combinazione
tra gli elementi cibali .. e poi la raffinatezza nell’individuazione del giusto
equilibrio dei componenti, giusta
cottura ….insomma qualcosa che rasenti…. erotismo!
Per farla breve ad Alice
le sensazioni olfattive e gustative sono delle emozioni umane talvolta uniche ed irripetibili, che
sarebbe un sacrilegio non goderseli!
Eppure la “nonnina” passando accanto al
tavolo, riccamente assortito ed appoggiandosi al suo bastone ripeteva come una nenia…” Ormai ogni giorno è
Natale,una festa continua, ma l’abbondanza
annulla il desiderio e senza desiderio
non c’e godimento….Viviamo nell’era che
ha perso il senso dell’limite , possiamo mangiare tutto quello che desideriamo.
Una volta non era cosi, attendevamo bramosi
le feste e come se la vigilia…insomma il
sabato era meglio della domenica!!”
Si, Alice sapeva ed amava cucinare come poche donne sanno fare
,( i più gettonati sono sempre dell’atro genere) la sua cultura agroalimentare era sorretta dalla dote naturale legata
strettamente al suo ..buon naso.!
Perciò non perse tempo: “ Strano, molte
persone anziane si “rifugiano” nel
cibo come la sola ed unica esperienza
che possa sentirle in vita, quasi che con le emozioni del gusto le facessero sentire ancora saldamente attaccati alle cose terrene ,legati al sottile filo
della vita.”
Invece la nostra “nonnina” non si lascia
incantare dalle sirene del gusto . Dai suoi oltre novantanni aveva maturato ,per le tanti stagioni
trascorse una lapidaria certezza: le porte dell’inferno sono
lastricate dal facile ed immediato godimento “
Il dialogo, a tratti informale continua,”Chissà,” pensò
Alice “ma certe persone, anziane e non, oggi sembrano occultare
il piacere del cibo quasi fosse un atto …peccaminoso! Lo avranno ereditato da San
‘Agostino che il solo unico amore l’ho dobbiamo esprimerlo nel desiderio
assoluto con dio e non distrarlo in altre direzioni” .
L’anziana donna non sembrava farsi
intimorire dalle dotte citazioni di Alice , rimase in silenzio qualche istante
e poi continuò:
“Questo nostro mondo è tutto strano paradossale, stravagante…se siamo isodisfatti
, infelici, tristi ed ammalati attiviamo
la “nostra “ economia”,ovvero consumiamo di più, spendiamo senza riflettere per l’acquisto di
prodotti suggeriteci dalla pubblicità , varchiamo senza ritegno
le soglie delle farmacie per rifocillarci degli ultimi ritrovati della farmacopea. Ebbene, per strano che possa sembrare
dobbiamo esser”infelici” per consumare
di più! Sembra che l’istinto di morte ,di freudiana memoria, passi dal desiderio di veleni variamente assortiti
sotto forma di sozzerie alimentari , per
non parlare dell’abuso di alcool e tabacco.”
Oggi
moltissimi cibi ingannano,drogano il cervello , la sede primaria dove vengono
codificati le sensazioni olfattive e gustative , decidiamo sulla bontà di un
alimento sulla base di sensazioni emotive, viscerali, emozionali in un scellerato scambio tra messaggi,
impulsi gusto-olfattive e risposta logica emessa dal cervello dopato .
Ogni giorno la signora Clerici come tanti altri ,in altri canali televisivi,ci bombardano di bizzarre
ricette propinati da cuochi più o meno
famosi tutti intenti ad esaltare,stupire,
emozionare le papille gustatine ed olfattive . Ci sorprendonocon le più
impensabili stramberie al limite
dell’assurdo del buon ..gusto
Ma
Chiediamoci:
E tutto l’apparato digestivo,
enzimatico, assimilativo cosa ne
pensa dei tantissimi alimenti che in
forma e contenuto cosi disparati entrano senza il “loro “ permesso” nel nostro
organismo?
Come si comporta il nostro fegato quando si
vede arrivare dei strani grassi sotto forma isometrica “trans” .
Che
destinazione riserviamo alle tanti
peptoni e polipetdi , che non
riusciranno a trasformarsi in amminoacidi . Per ogni cibo che ingeriamo non siamo soliti fare una attenta analisi Ci limitiamo ad un
superficiale ,estetica valutazione
visiva,olfattiva gustativa.
Viviamo uno strano rapporto asimmetrico col
cibo , : siamo pressoché identici nelle funzioni metaboliche all’uomo del
paleolitico che non aveva “truccato
“ nulla della natura , invece ingeriamo prodotti alimentari che
sono diversi e distanti anni luce dal contesto in cui si è evoluto l’uomo sapiens
La nonnina, ora se ne stava in silenzio per
anni aveva visto e ..sentito stupidaggini in televisione programmi confezioni al solo unico scopo di esaltazione
dei sapori senza avere il minimo
riguardo alla destinazione finale ovvero al mantenimento dello stato di salute
e benessere a tavola nel quotidiano rapporto col cibo. La
sua quasi centenaria esperienza
l’induceva ad una strana conclusione : spesso e volentieri le pietanze più ci appaiono buoni più ci fanno
male!!
“ Ma allora “ disse un po’ spazientita
Alice “ che cosa dobbiamo mangiare?
La nonnina
alzò il viso e le indirizzò uno sguardo benevolo:
“Dobbiamo sederci a tavola imbandita con “
naturalezza” e sobrietà , il pasto
deve avere un singolare connotato : deve
essere “parco” . Ovvero dobbiamo alzarci
da tavola avendo ancora …fame
A tavola come nella vita dobbiamo fare esperienza de” limite” sapersi
controllare ed opporsi alla tracotanza
del tutto e subito del godimento materiale immediato. Non spegnere la domanda di bisogno.
Vedrai , alla fine questo “sacrificio “…..
ne varrà la pena!!”
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