Giuseppe Bivona
C’era una volta uno…. scienziato, uno di quei professori che hanno dedicato quasi tutto il tempo della loro vita sui libri . Ora ,ormai ottantenne si sentiva infelice ,era molto preoccupato per i problemi che affliggevano il mondo, perciò aveva deciso di cercare il modo di risolverli. Passò giorni e giorni nel suo laboratorio cercando delle risposte, ma senza risultati.
Poi un
giorno, il suo nipotino di sette anni penetrò nel suo studio-santuario; il
piccolino avrebbe tanto voluto aiutare il nonno nel suo lavoro. Lo scienziato,
agitato per l’interruzione causata dal nipote, lo invitò ad andare a giocare
fuori. Ma siccome il bambino non voleva andare via, pensò di dare qualcosa da
fare per tenerlo occupato per un bel po’.
Vedendo
un giornale in cui c’era una cartina del mondo, gli venne subito una brillante
idea! Con delle forbici tagliò in diversi pezzi la cartina, prese del nastro
adesivo e diede il tutto al bambino dicendo: «Poiché so che ti piace tanto
comporre i puzzle, ti affido il compito di mettere insieme tutti pezzi
dell’immagine del mondo e sono sicuro che sarai bravissimo nel ricomporlo.»
Lo
scienziato pensava fra sé e sé che gli sarebbero occorsi almeno 10 giorni per
ricomporre la cartina, considerato pure che il bambino non l’aveva mai vista,
ma non andò così.
Dopo
sole poche ore, sentì la voce entusiasta del bambino chiamarlo: «Nonno,Nonno ho
finito di aggiustare la cartina del mondo!»
In un primo momento lo scienziato non credette a quello che stava sentendo. Pensò che era impossibile che, alla sua giovane età, il bambino potesse aver ricomposto il disegno senza peraltro averlo mai visto prima.
In un primo momento lo scienziato non credette a quello che stava sentendo. Pensò che era impossibile che, alla sua giovane età, il bambino potesse aver ricomposto il disegno senza peraltro averlo mai visto prima.
Scettico,
si risolse di tralasciare per un attimo i suoi studi scientifici e andò a
vedere la cartina che suo figlio aveva ricomposto. Era comunque sicuro di
trovarsi di fronte il tipico lavoro fatto da un bambino. Sorprendentemente,
invece, notò che la cartina era stata messa insieme molto bene, con tutti i
pezzi messi al punto giusto. Come era stato possibile? Come era stato capace il
bambino di fare un così buon lavoro e in così breve tempo? Così, il nonno
meravigliato chiese al bambino: «Ragazzo mio, tu non sapevi come era fatta la
mappa del mondo, come hai fatto a sistemarlo così presto?»
E
allora il bambino rispose: «Nonno non so com’era il mondo, ma quando hai
strappato via la cartina dal giornale per tagliarla in pezzi, ho notato che
dall’altra parte, c’era la figura di un uomo. Così ho girato tutti i piccoli
pezzi ed ho cominciato a riparare l’uomo.
Quando
ho finito di riparare l’uomo, l’ho girata dall’altra parte e mi sono accorto
che avevo riparato anche il mondo.”
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