martedì 30 settembre 2025

In Sicilia il Genius Loci della gastronomia

 



La Sicilia, terra di sole e di vento, di colline profumate e di mari che raccontano storie antiche, quest’anno celebra un riconoscimento che profuma di orgoglio: è stata proclamata da Igcat “Regione europea della gastronomia”. Non è un caso, ma la naturale consacrazione di un’isola che da sempre custodisce nei suoi campi, nelle sue cucine e nei suoi mercati un patrimonio unico al mondo.

Dietro ogni prodotto certificato DOP o IGP non ci sono solo disciplinari e numeri, ma la voce profonda di un territorio che parla attraverso il gusto. L’olio che scivola dorato sul pane, il cioccolato che conserva antiche lavorazioni, il vino che racchiude il respiro delle vigne e della pietra: sono segni concreti di un’identità che non si lascia dimenticare.

Con 67 denominazioni riconosciute, tra cibo e vino, la Sicilia non offre soltanto eccellenze gastronomiche: offre narrazioni di comunità, storie di uomini e donne che da generazioni si fanno custodi di un sapere antico. Ogni DOP e IGP è una carta d’identità del territorio, e il loro valore – oltre i 555 milioni di euro che contribuiscono alla Dop Economy nazionale – è prima di tutto culturale, umano, collettivo.

Ed è proprio qui che si inserisce il percorso dei Borghi Genius Loci De.Co., quel mosaico identitario che mette al centro i luoghi e le persone. Perché se i marchi europei danno regole e garanzie, la De.Co. restituisce il battito del cuore dei borghi: i profumi delle feste popolari, le ricette che non hanno bisogno di manuali, ma si tramandano con un gesto delle mani e con un segreto sussurrato.

In questo viaggio, accanto ai prodotti, camminano i Custodi dell’identità territoriale, donne e uomini che hanno scelto di difendere e raccontare le tradizioni, salvaguardando ciò che rischierebbe di perdersi. Con loro, gli Ambasciatori dell’identità territoriale, chiamati a portare nel mondo il messaggio di un’isola che non si limita a produrre eccellenze, ma le trasforma in strumenti di diplomazia culturale e di sviluppo sostenibile.


Le cifre parlano chiaro: province come Trapani e Agrigento trainano un sistema economico che coinvolge oltre 19.000 operatori, eppure è la narrazione dietro queste cifre a renderle vive. È la visione di contadini, pastori, artigiani e viticoltori che hanno saputo trasformare la fatica in bellezza. È il Cioccolato di Modica che cresce del 10%, ma anche la carezza di chi lo lavora ancora a pietra. È il Pecorino Siciliano che vale milioni, ma soprattutto vale il sorriso degli anziani che insegnano ai giovani a non dimenticare.

Essere Regione europea della gastronomia non è solo un premio, ma una missione: ricordare che il futuro della Sicilia passa dalla capacità di coniugare tradizione e innovazione, radici e visione, identità e sviluppo. È la sfida di un’isola che sa raccontarsi attraverso i suoi borghi, attraverso i suoi custodi, attraverso i suoi ambasciatori.

 la Sicilia non celebra soltanto un titolo. Celebra sé stessa: la sua anima antica e contemporanea, il suo Genius Loci capace di emozionare chi la abita e chi la scopre, ogni giorno, come fosse la prima volta.


 

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