Il Comune, ha adottato recentemente il percorso Borgo GeniusLoci De.Co. un percorso culturale, per esaltare l’identità territoriale, puntando alla valorizzazione di uno dei prodotti identitari,"Le Siringate, quei gustosi dolcetti che piacevano tanto alla principessa Filangeri, che a Santa Margherita di Belice era trattata da tutti come una regina"
Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto la storicità e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero. Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.
Territorio, Tradizioni, Tipicità, Tracciabilità e Trasparenza: ecco le 5“t” protagoniste del percorso “Borghi Genius Loci De.Co.”.ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor
Nel capolavoro di
Giuseppe Tomasi di Lampedusa "Il Gattopardo" l'autore fa una
dettagliata descrizione di quella che era la cucina della nobiltà siciliana del
tempo, come il celebre timballo o il sofisticato "Trionfo di gola",
dolce simbolo irrinunciabile per l'aristocrazia.
E proprio alla tavola del Gattopardo è stata dedicata la
serata finale del Premio letterario internazionale "Giuseppe Tomasi di
Lampedusa", giunto alla sua diciottesima edizione, che si è svolto a Santa
Margherita Belìce.
L'obiettivo è di valorizzare i prodotti identitari e i loro territori meritevoli della Denominazione Comunale. La denominazione comunale (De.Co.) « è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco », che afferma il suo primato nel territorio, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.
Le De.Co. nascono da
un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli , che così le spiegava: “Attraverso la
De.Co. il « prodotto » del Territorio acquista una sua identità.”
Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto
un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e
le unicità locali. Veronelli,
enologo, gastronomo e scrittore lombardo, ideò le De.Co., ha
rappresentato e rappresenta il rinascimento dell’ ElaioEnoGastronomia italiana in
tutte le sue espressioni, ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e
tracciato la via per l’affermazione dei territori, e dei prodotti identitari,
una lezione di dedizione, onestà intellettuale, e sana partigianeria che
rappresenta l’antesignano alla sovranità alimentare. Ha
lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori, a garanzia dei
consumatori consapevoli. E’ in questo scenario che 20 anni addietro è
stato ideato il percorso Borghi GeniusLoci De.Co., un
percorso culturale, che mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”,
rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti
e sapori. La De.Co. è « un prodotto del territorio » (un piatto, un
dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, ecc.) con il quale una
comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie,
deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di
muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce
“foodies”, viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo.
Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette
di essere un momento culinario e diventa esperienza totale. In questo modo
coinvolge immediatamente i quatto sensi, vedere, annusare, gustare e toccare;
ma quando un cibo è veramente ancorato ad un territorio tocca anche l’udito,
perché si racconta e racconta il territorio.
Quando arriva nel
piatto, quel cibo ti ha detto tante cose e quando lo assapori diventa
esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo. Il termine
genius loci, di origine latina, definisce letteralmente il “genio”, lo spirito,
l’anima di un luogo è caratterizza l’insieme delle peculiarità sociali,
culturali, architettoniche, ambientali e identitarie di una popolazione e
l’evoluzione di quest’ultima nel corso della storia. E’ quell’unicum che
caratterizza la destinazione, quella particolare atmosfera che rende un posto
così speciale agli occhi del visitatore. Il “Genius Loci", definito da Luigi Veronelli quale
intimo e imprescindibile legame fra uomo-ambiente-clima-cultura produttiva.
«Effetto GeniusLoci» è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre
», grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel
quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.
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