domenica 14 novembre 2021

Concorso di idee

                                                                                       NinoSutera

Concorso di idee per la messa in sicurezza dell’area antistante della Torre di Porto Palo

 


Gli  eventi climatici disastrosi della scorsa settimana impongono una riflessione sugli interventi necessari, ma soprattutto sui tempi di intervento.

Mentre sui secondi dipende solo ed esclusivamente del livello di priorità, che chi di competenza vorrà  definire, tipo, priorità assoluta (..intervento di messa in sicurezza immediata) oppure priorità relativa (..intervento di messa in sicurezza,  nei tempi   e nei modi che verranno...)



Per fare un esempio gli interventi a seguito dell’ultimo alluvione del 2018, sono ancora in corso di realizzazione. Chiaramente la burocrazia  ha i suoi tempi, che non tiene conto dei tempi della natura, diciamo pure,  … non sono sincronizzati.

Gli eventi calamitosi di questi giorni, ha prodotto per fortuna , si fa per dire, solo danni materiali, le case invase dall’acqua e fango,  viabilità rurale impraticabile, e non certo per ultimo la frana di Porto Palo.

Chiaramente ognuno a modo suo ha le giuste aspettative per risolvere prima possibile  il problema, sempre che chi di competenza ritiene di attribuire la priorità giusta,   altrimenti  i tempi della burocrazia …sono quelli che sono.

In attesa, che chi di competenza definisca il livello di priorità d’intervento, il popolo di internet si esercita con le soluzione più o meno variegate, alcune anche strampalate.

Riteniamo, mentre che  spetta   ai tecnici, professionisti con esperienza su campo,   avanzare idee progettuali di massima  per  la messa in sicurezza  dell’area antistante la torre  oggetto della frana.

Si ecco la proposta, un vero è proprio concorso di idee,  aperto a tutti i professionisti locali e non, che individuano  una soluzione funzionale, sia in termini di messa in sicurezza, ma anche estetico, ... bello a vedersi.

Chiaramente trattandosi di un concorso libero,  volontario e gratuito, ognuno partecipa come vuole, immagino che ci sarà chi elaborerà  un idea su  supporto multimediale, chi con un semplice elaborato grafico, chi con una idea descrittiva della soluzione, ect.




Qual è il vantaggio di partecipare al concorso?

Semplice, per il professionista far sapere che ha un idea di come risolvere il problema, alcuni l’apprezzeranno, altri meno, comunque ha un idea.

Comunque a proposito di idee, riporto  una citazione a memoria di una considerazione di Giuseppe TomasiLampedusa 1958   

“   Prendete un problema di qualunque natura (politico, sociale, culturale, tecnico o altro) e datelo da risolvere a due italiani: uno milanese e l'altro siciliano. Dopo un giorno, il siciliano avrà dieci idee per risolvere questo problema, il milanese nemmeno una. Dopo due giorni, il siciliano avrà cento idee per risolvere questo problema, il milanese nessuna. Dopo tre giorni, il siciliano avrà mille idee per risolvere questo problema, e il milanese lo avrà già risolto".

             

                   

martedì 6 luglio 2021

A Fernando Famiani, la mensione d'onore al concorso internazionale, il Moscow International Foto Awards

 

                                                                                                                                        NinoSutera

 

Incontriamo   Fernando Famiani  Funzionario Direttivo dell’Assessorato Agricoltura con la passione della fotografia paesaggistica , insignito recentemente con  la   mensione d'onore al concorso internazionale, il Moscow International Foto Awards

Fernando, allora come nasce la passione per la fotografia?

Fotografo fin da quando ero bambino quando con la macchinetta di topolino e il rullino da 12   scattavo foto ad animali e paesaggi, abito a San Teodoro un paese all’interno del meraviglioso Parco dei Nebrodi a 1.150 metri sul livello del mare, e non  mancano le occasioni per immortalare attimi unici.

In pratica un’autodidatta?

Allora ti racconto la storia di un’autodidatta, come lo chiami tu.

Circa 20 anni fa il Dipartimento Agricoltura  decide di formare un gruppo di Divulgatori Agricoli Polivalenti  che avesse competenze tecniche anche in campo di immagine, visto che, come lavoro, realizzavamo spesso opuscoli divulgativi e libri su pratiche agricole sperimentali.

 Partecipo quindi i primi corsi di fotografia, di videoripresa e di giornalismo anche con personale della RAI.

Dopo questi corsi compro la mia prima reflex digitale e da li comincia la mia avventura più interessante nel mondo della fotografia. Partecipo a  diversi corsi a Roma con Giovanna Griffo, una fotografa paesaggista esperta anche di tecniche di postproduzione.



In effetti autodidatta si addice poco, diciamo che  entri nella sfera dei fotografi appassionati  e che succede?

Il   4 dicembre del 2015 succede un evento che mi rimarrà sempre negli occhi e nel cuore, l’Etna fa un eruzione spettacolare con una nuvola di fumo enorme che si alza per chilometri nel cielo e che prende la forma di un fungo atomico. Ero in ufficio a lavoro, mi chiama un mio vicino e collega di ufficio e mi  informa che l’Etna sta eruttando in modo esagerato. Chiedo un ora di permesso e scappo a casa a prendere la reflex e riesco a immortalare l’evento.

Quasi per gioco pubblico la foto su facebook e istagram e la gente impazzisce,    commenti e apprezzamenti e le foto condivise da centinaia di siti italiani e stranieri. Decido quindi di provare a mandare la foto ad alcuni concorsi internazionali per vedere cosa ne pensa una giuria di esperti.

La foto fa un successone:

Quindi riepiloghiamo, da principiante fotografo ad  appassionato autodidatta ad apprezzato fotografo paesaggista,  o sbaglio?

Si essere finalista ai Magnum Photography Award del 2016, un concorso che vede la partecipazione di migliaia di fotografi da 134 paesi nel mondo, non è che capita a tutti.

 La commissione poi pubblica le foto vincitrici e finaliste in una pubblicazione che viene spedita a tutti i fotografi e gallerie e poi propone gli scatti per un anno in tutte le più grosse manifestazioni fotografiche nel mondo, quindi la foto viene vista veramente in tutto il mondo.

 E poi?

Secondo Classificato nella categoria Landscape nel 2017 al TIFA (Tokyo International PhotoAward)

Terzo classificato nella categoria Landscape nel 2017 al MIFA (Moscow International Foto Award)

Mensione d’Onore ai ND Awards (Neutral Density Photography Awards)

Mensione d’onore al Gran Prix della Fotografia di Parigi nel 2016

e vincitrice di altri premi in manifestazioni a livello regionale.



  Un curriculum di tutto rispetto.

 Non ho finito, le mie foto sono anche state pubblicate su giornali specializzati di foto come la Rivista Photo Professional Canon, sul mensile I love Sicilia, sul calendario ufficiale del Parco dei Nebrodi e in modo non ufficiale su chissà quanti siti e riviste. Nel 2018 Una mia foto è stata anche acquistata dalla Clementoni che ne ha realizzato un Puzzle che ha riscosso molto successo.

  Riconosco  che sembra una storia da sceneggiare con un film

 Debbo ringraziare tanto Giovanna Griffo che nel primo corso che feci a Roma disse alla classe questa frase...”innamoratevi del bello, abituate gli occhi a vedere il bello che vi circonda, leggete riviste,  libri di arte, visitate musei, pinacoteche, allenate il vostro sguardo come se foste in palestra con i pesi e vedrete che riuscirete a cogliere i momenti più belli della natura nelle vostre foto” e così effettivamente ho fatto. Adesso guardo con occhi nuovi e con meraviglia tutto quello che mi circonda e che negli anni passati neanche notavo e ricevo spunti fotografici a iosa. Mia moglie e mia figlia mi supportano e mi sopportano perché a volte quando vedo qualcosa che debbo assolutamente fotografare scappo via per andare a prendere la reflex lasciandole da sole , ma ormai lo sanno e fanno buon viso a cattivo gioco.

Arriviamo a questi giorni, il Dipartimento riavvia il Magazine di informazione Terrà  e che succede?

Mi hanno  chiamato dalla redazione, anticipandomi che Dario Cartabellotta mi ha affidato una rubrica  su Terrà “la Sicilia in un clik”  Ho fotografato di tutto,  ma amo i paesaggi e i suoi colori,  voglio far viaggiare l’immaginazione dei lettori, in attesa che la pandemia ci abbandoni e possiamo ritornare a viaggiare  Penso che è vero quello che dicevano i nostri nonni e cioè che apprezzi le cose quando le perdi… questo periodo ci sta insegnando che i piccoli gesti quotidiani o le uscite con gli amici che davamo per scontate erano invece importanti e ci mancano .

domenica 28 febbraio 2021

Le De.Co da Veronelli ai Borghi GeniusLoci De.Co.

 

Le  De.Co  da Veronelli ai Borghi GeniusLoci De.Co.

di

NinoSutera

Direttore

 Libera Università Rurale


 Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co., è un percorso culturale, che mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi. Obiettivo del Percorso GeniusLoci De.Co. è recuperare l’identità di un luogo, attraverso anche le valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività.

Per garantire la sostenibilità del percorso  occorrono tuttavia  quattro principi, la storicità  e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia e a costo zero Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea dei Borghi GeniusLoci De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali. Non potendo legare l'azione di forza alla qualità normata dai Reg. comunitari, sta nell'unicità dell'identità l'azione vincente.

Il “Genius Loci", definito da Luigi Veronelli quale intimo e imprescindibile legame fra uomo-ambiente-clima-cultura produttiva. «Effetto GeniusLoci» è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore .

Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava:  “Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta un concreto strumento,   un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali. La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie,  deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo. 


Il valore di una De.Co.(Denominazione Comunale) è quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune, a memoria futura oppure come occasione del presente, per cogliere un’opportunità di marketing. I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale e, forse la cosa più importante, l’autenticità del loro territorio di origine.

Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette di essere un momento culinario e diventa esperienza totale. In questo modo coinvolge immediatamente i quatto sensi, vedere, annusare, gustare e toccare; ma quando un cibo è veramente ancorato ad un territorio tocca anche l’udito, perché si racconta e racconta il territorio. Quando arriva nel piatto, quel cibo ti ha detto tante cose e quando lo assapori diventa esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo. Il termine genius loci, di origine latina, definisce letteralmente il “genio”, lo spirito, l’anima di un luogo è caratterizza l’insieme delle peculiarità sociali, culturali, architettoniche, ambientali e identitarie di una popolazione e l’evoluzione di quest’ultima nel corso della storia. E’ quell’unicum che caratterizza la destinazione, quella particolare atmosfera che rende un posto così speciale agli occhi del visitatore.

Per trovarlo bisogna saper ascoltare, osservare, riconoscere. Tutto questo rientra nei cosiddetti “fattori di attrazione” di una luogo, nelle attrattive di un territorio che portano poi il turista a scegliere un posto piuttosto che un altro. Identificare il genius loci di un luogo non è cosa semplice, prevede un percorso culturale che miri ad indagare e studiare a fondo la cultura autoctona, le sue peculiarità, le sue problematiche.

 

venerdì 12 febbraio 2021

cucina & disabilità

 cucina&disabilità

di

GiovanniMontemaggiore



E' con vero piacere che aspettiamo l'arrivo a Sciacca nei giorni del 16/17/18 p.v. del neo- associato chef Anthony Andaloro: “Non ci vedo dalla fame ma...”... ma ci vedo con i Sensi” (questo il suo motto!) poichè è uno dei quattro chef al mondo non vedenti che opera correntemente ed imperterritamente, in barba alla Sua disabilità tra i fornelli. Mette in opera la non proprio semplice "Arte Culinaria", organizza corsi di cucina e programmi video. La venuta a Sciacca, da Sua iniziativa ci fà molto piacere ed onore in quanto inizia con Noi una carrellata di trasmissioni di cucina collegata al Territorio con una particolare attenzione alle caratteristiche dei luoghi, dei prodotti e dei piatti tipici. Saranno tre le giornate dedicate al Nostro territorio, con performance di cucina a quattro mani. La prima con lo chef Gianluca Interrante per preparare le "Ova a' murina" (tipico ed unico dolce di Sciacca) da realizzare presso il Baglio Antico Loco di Giovanna Barna. Il secondo giorno, assieme allo chef Giovanni Lorenzo Montemaggiore, a bordo mare, una experience per preparare le "linguine alla Ferdinandea" che richiamano sul piatto la conformazione e la caratteristica vulcanica dell' Isola che non c'è, ma c'è, in quanto a pochi metri sotto il pelo dell'acqua!

Avremo anche il piacere di parlare del Distretto del bio Terre sicane delle
StradadelVino Terre Sicane
e dei vini Sambucesi.
Si parlerà anche di olio nutraceutico con il dott. Nino Sutera (anche lui socio della Delegazione siciliana dei Disciple). Nelle giornate che vedono gradito ospite il collega Anthony ci sarà una visita presso il Comune di Sciacca, organizzata dalla professoressa Gisella Mondino nella veste di Vice-sindaco, comprendente anche una visita guidata per la Città. Coorganizzatrice dell'evento la proprietaria del B&B Garibaldi Angela De Michele. Nei giorni a seguire, un altro incontro con i Disciple Chef Salvatore Gambuzza nel Suo ristorante "La scogliera" a Siculiana marina ed un altro con lo chef Tonino Butera (segretario regionale) del Bahia di Capo Russello a Realmonte.
Il programma ideato da Helga Corrao &
Pippo Scattareggia
, prodotto da mediaproduction e distribuito da EventiMessinaweb. Ancora un occasione ed un opportunità per parlare e mettere in risalto Sciacca ed il Suo Hinterland.
Con l'occasione, consegneremo allo chef Anthony, le insegne dei Disciple regionali e relativa tessera, nominandolo fiduciario regionale per il "settore disabilità

sabato 9 gennaio 2021

2021 Anno internazionale della frutta e della verdura


L’Assemblea Generale dell’ONU ha dichiarato il 2021 "Anno Internazionale della Frutta e della Verdura"- International Year of Fruits and Vegetables
La cosa migliore di frutta e verdura? La loro diversità!


 Frutta e verdura sono

👇
🍍 nutriente, delizioso e diversificato
🥬 buono per il tuo sistema immunitario
🍒 pieno di fibre, vitamine e minerali
🥕 essenziale alimentare
🥭 semplicemente bello