Historias de Tango
di
Nuccia Vona
La prestigiosa
agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, la scorsa settimana si è occupata
del romanzo, attraverso una lusinghiera recensione.
- Tanti sono i personaggi che
popolano le “historias” narrate dall’autrice che, sebbene al debutto
letterario, vanta una padronanza espressiva mirabile. Oggi è l’Italia, invece,
a rappresentare un porto di approdo per chi nasce dall’altra parte del Mediterraneo:
emigrazione e immigrazio... (© 9Colonne - citare la fonte)
Una scrittura scorrevole e delicata, che racconta l’intimità di un popolo, tra speranza, angoscia, passione ed eros, a servizio di un romanzo storico che offre al lettore anche numerosi spunti di riflessione sull’epoca contemporanea.
Estimatrice della bellezza, Nuccia Vona – di Caltagirone, in provincia di Catania – ama le arti e la cultura ed è attivamente impegnata per la loro salvaguardia e valorizzazione.
Nei mesi scorsi, la Libera
Università Rurale dei Saperi e dei Sapori, diretta da Nino Sutera,
ha insignito la scrittrice del prestigioso riconoscimento di “Custode
dell’Identità Territoriale”.
Un premio che la Onlus
assegna a coloro che, a vario titolo, promuovono la storia, le
tradizioni e il patrimonio culturale dei luoghi, una risorsa di
inestimabile valore che racchiude le specificità locali
Il libro offre al lettore
l’opportunità di approcciare l’essenza di un popolo di emigrati in Argentina che
determinarono la nascita del ballo, descrivendo i sentimenti dei protagonisti
che, in momenti diversi, hanno vissuto il tempo del tango nel profondo
della loro intimità, attraverso un itinerario introspettivo ed emozionale di
forte impatto.
Tanti sono i personaggi che popolano le “historias” narrate dall’autrice che, sebbene al debutto letterario, vanta una padronanza espressiva mirabile.
Oggi è l’Italia, invece, a rappresentare un porto di approdo per chi nasce dall’altra parte del Mediterraneo: emigrazione e immigrazione, dunque, rappresentano facce diverse della stessa medaglia, seppure in contesti storici diversi.Una lettura consigliata a chi ama il tango ma anche a coloro che volessero riflettere sui fenomeni dell’emigrazione e dell’immigrazione: il libro tocca infatti il tema dei flussi che dall’Italia si dirigevano verso lidi lontani e della gente che andava alla ricerca di nuove opportunità per sé e per i propri figli.
Ad impreziosire la
narrazione, le foto che documentano il contesto storico, congiuntamente ai
testi delle canzoni e alle citazioni.
Di particolare rilievo la
ricerca, doviziosa e attenta, curata anche nei minimi dettagli. Il
merito dell’autrice è soprattutto quello di condurre il lettore attraverso un
viaggio immaginario che termina con un finale per nulla scontato, che desta
curiosità e sollecita la lettura del capitolo successivo.
Filo conduttore del
romanzo, articolato in diversi racconti, è proprio il tango quale
elemento identitario del popolo argentino. Un tesoro di così grande valore da
essere dichiarato dall’UNESCO, nel 1990, patrimonio dell’umanità come “Bene
Culturale Immateriale”.
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