mercoledì 31 agosto 2022

Le ferite dell’Essere

 

Presso la Sala Blasco del comune di Sciacca Sabato 10 Settembre  alle ore 19.00 è in programma la presentazione del libro di Tregor Russo "Le ferite dell’Essere".     



 “Le ferite dell’Essere” è un Libro di saggistica e filosofia, indicato a tutti.
Lo stile, raffinato e asciutto, permette una lettura agevole e attenta, e riflessioni che condurranno i lettori verso generi di grande tradizione letteraria come la psicanalisi e la psicologia,, per riflettere insieme su decadenza e rinascita.

Dopo “Catarsi Redentrice” e “Al Rintoccar dei Sensi Assopiti”, il saggista e scrittore Tregor Russo presenta il Terzo Libro dal titolo “Le Ferite Dell’Essere”, una raccolta di aforismi, pensieri e massime filosofiche, ispirate da esperienze di vita dell’Autore, che  è Compositore, Scrittore, Fotoreporter e Docente,  arricchita da alcune fotografie artistiche.

  "Da tempo, mi riproponevo di affrontare queste tematiche e di utilizzare determinati stili artistici, e oggi posso dire di esserci riuscito e di aver dato compimento concreto a questo mio desiderio. Il testo, arricchito da alcune fotografie, è aperto alla lettura di tutti. Il mio consiglio è quello di leggerlo almeno due volte, per cogliere meglio tutte le sfaccettature e le sfumature, e per riflettere insieme sul senso della vita e dell’esistenza che non è e non deve essere soltanto dolore, ma anche e soprattutto rinascita” afferma Tregor Russo

martedì 23 agosto 2022

Passavolante, prodotto identitario

 

Ai nastri di partenza il Festival del Mandorlo e del Passavolante di Vicari (Palermo). Negli anni passati il piccolo borgo della provincia di Palermo ha avviato il percorso per la valorizzazione del prodotto identitario, il Passavolante.

 La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco,che afferma il suo primato nel territorio, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.

 


 Parliamo di dolci appartenenti alla tradizione antica della pasticceria siciliana.


I passavolanti, furono inventati nel 1700 dai monaci del Convento di San Francesco a Vicari. In pratica, sono biscotti alle mandorle, realizzati in modo abbastanza semplice e con ingredienti quali uova, farina, zucchero e mandorle. Tornando alla manifestazione, sarà una tre giorni (dal 26 al 28 agosto) di spettacoli, intrattenimenti, informazioni, cultura, enogastronomia mirati alla promozione e valorizzazione del territorio vicarese e dell’area del San Leonardo.

 

E’ opportuno ricordare che Vicari, estrema propaggine dei monti Sicani, è terra d’elezione della mandorla, prodotto che da sempre le ha dato lustro, grazie anche ai suoi 14 ecotipi locali (Kuti, Favarò, Tessitura o Fellamasa, Muddisa, Regina, ecc.). Ecotipi che avevano uno stretto rapporto con la popolazione locale, infatti assumevano il nome della famiglia che li custodiva e produceva. Altri, invece, prendevano il soprannome dall’aspetto e delle loro caratteristiche come: ‘a rigina, muddisa, ecc. Le condizioni pedoclimatiche vicaresi non saranno sfuggite alle attenzioni di quei saggi greci di campagna che qualche secolo addietro diedero vita alla coltivazione di questo tesoro in guscio. In mostra anche il gioiello della pasticceria locale: il passavolante, che non è la grossa colubrina, in uso dal sec. XV al sec. XVII, che scagliava a grande distanza palle di pietra, ma una suadente prelibatezza che nel corso degli sposalizi veniva fatto passare tra i commensali dentro un canestro, velocemente e ad altezza d’uomo, per limitare, data l’oneroso costo, il suo consumo.

 

sabato 20 agosto 2022

C’era ‘na vota e c’era…..

 

C’era ‘na vota e c’era…  

di Antonella Marascia

Una Mammadraga furibonda, vecchie Magàre e giovani Principesse, Re cornuti e Reginotte fatate, Rane parlanti, Corvi che rubano cuori e pettinesse, giovani Principi che sciolgono il voto dei padri e fanno il Cammino di Santiago, una figlia di Marchese che riesce a gabbare la Corte del Re e un vecchietto arzillo che sfida Lucifero con l’inconsapevole complicità di Commare Morte…



 Ogni cunto, ascoltato direttamente dall’autrice fin da bambina  dalla viva voce dei familiari, diventa la tessera del mosaico che racconta le sue radici di terra e di mare di Sicilia: la Borgata Costiera da parte di padre, il fiume Màzaro da parte di madre. Questo libro non ha alcun intento scientifico,  non è scritto in siciliano ma nella lingua parlata da chi raccontava ed è tradotto in italiano dall’autrice che ha cercato di rendere non solo il senso dei cunti, ma anche la loro coloritura, le battute che le nonne usavano intercalare, la musicalità di tutte le parti in rima. E’ una raccolta di perle pescate nel fondo della memoria, riportate a galla, ripulite ed infilate ad una ad una tra pagine che attendono di essere lette ma anche raccontate e colorate.

 Le illustrazioni sono quelle originali fatte da Alessandra Celere quando aveva appena cinque anni, mentre la magnifica copertina è opera attuale del piccolo Flavio Prestifilippo.

L’autrice ha deciso di devolvere il suo compenso al MAIS onlus (www.maisonlus.org), per il sostegno di uno specifico progetto di sviluppo e formazione..


Antonina (Antonella) Marascia è nata a Levanto (SP) e vive a Mazara del Vallo (TP). Segretaria comunale, formatrice, esperta di sviluppo locale. Appassionata di tradizioni popolari è cresciuta a pane e “cunti”. Attualmente è la segretaria/direttrice generale della Città Metropolitana di Palermo. Ama leggere, scrivere e far di conto. Il suo motto è “viaggiare è più che vivere”. Da grande farà la scrittrice.