ovvero
da un’iniziativa ad un metodo
“Per far crescere un bambino ci vuole un
villaggio, per far co-evolvere il
villaggio globale ci vuole la mentalità aperta di un bambino”
Il
villaggio, in etnologia, rappresenta la forma elementare dell’abitato
umano stabile. In sociologia, con la
locuzione di “villaggio globale”, coniata dal sociologo canadese H.M. McLuban (
1911-1980), si definisce il mondo contemporaneo, così denominato specialmente
in seguito alla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e per la
comunanza di una serie di problemi che riguardano ormai tutti i paesi.
La locuzione di Villaggio globale è stata
utilizzata insieme ad un antico proverbio africano che appunto afferma che “
per far crescere un bambino ci vuole un villaggio”
L’avventura del Git SiesA (Gruppo d’Interesse
Territoriale -Sviluppo Integrato e Sostenibile dell’Agrigentino- promosso dal
Ministero dell’Università e Ricerca, e dell’Assessorato all’Agricoltura della
Regione Siciliana, ha consentito di avviare un nuovo processo partenariale
informale, strutturato e permanente di progettualità partecipata, finalizzato
alla promozione e sviluppo di nuovi progetti e programmi da iscrivere nel quadro
di una condivisa visione di sviluppo sostenibile e integrato del territorio.
I
territori organizzati in forme partenariali e strategiche, possono infatti
favorire il dialogo interistituzionale, sia
a livello locale, e non solo, con
i diversi portatori di interesse per facilitare l’avvio dei nuovi interventi in
un quadro di cooperazione rafforzata ed attivare forme di scambio tra realtà
territoriali ed amministrative, che costituisce anche la mission dei GIT
L’ambizione
di “Un Giorno di Idee” era di avvistare
in maniera partecipata e condivisa idee,
proposte, progetti di indirizzo, tale da
divenire per il prossimo futuro un modello da seguire, aperto a tutti i soggetti socio – economici,
ed ai singoli cittadini, che sono interessati e vogliano cimentarsi sul futuro
sostenibile del proprio territorio.
L’evento
è stato l’occasione per conoscere e
valorizzare esperienze, proposte e idee, ed incominciare ad affrontare le nuove
sfide che attendono i sistemi locali nei
prossimi anni e per condividere obiettivi
e linee d’intervento.
In
questa prospettiva, il territorio non deve essere considerato semplicemente
come luogo fisico, ma esso rappresenta soprattutto una comunità collettiva,
ricca di saperi e competenze diffusi tra i vari attori, dalle istituzioni
pubbliche alle organizzazioni private, dalle associazioni, ai singoli
cittadini.
Aver saputo interpretare le esigenze e le
richieste diffuse di disseminare conoscenze e informazioni, tramutandoli in un
fatto concreto è destinato ad essere consegnato alla storia di questa terra,
ecco allora come un’evento nasconde
l’ambizione per tramutarsi in un metodo condiviso. Nasce così un “Villaggio di Idee” con l'obiettivo di sviluppare un percorso inedito
e innovativo di sinergie e partenariati per cercare, attraverso il confronto
sistematico e tra gli stakeholder, risposte concrete alle esigenze di sviluppo
del territorio.
Intendiamo Apprendere dalle lezioni del
passato individuando iniziative congiunte a carattere pilota per migliorare
l’efficacia della comunicazione istituzionale, Realizzare le iniziative
pilota implementando le metodologie di lavoro in partenariato, Monitorare le diverse fasi dell’attività e i
risultati raggiunti e contribuire così anche al dibattito sulla politica di
coesione verso le tre priorità: convergenza, competitività e cooperazione.
Come? Con iniziative pilota di
informazione, formazione e comunicazione, volte a migliorare le imprese e i
servizi rivolti alle imprese, gli attori-chiave del settore agricolo e del
turismo, dell’ artigianato,e
commercio, in un’ottica di filiera produttiva integrata, mirata allo sviluppo
sostenibile del territorio, alla qualità, alla sicurezza, alla tutela
dell’ambiente.
Da questa iniziativa di successo deriva la LURSS (libera università dei
saper e dei sapori) che si ispira all’European
Rural University diffuse in Europa e in molte altre parti del mondo
Nel corso degli anni e delle esperienze, il concetto di European Rural
University si è addensato e arricchito, come si accompagna un mondo rurale in
profonda trasformazione. L'Università rurale unisce tutte le forze nelle zone
rurali, persone ed istituzioni socio-economiche, in un unicum innovativo nel
preservare le tradizioni locali, in grado di raccogliere tutte le logiche di
azione delle esperienze, in quanto consente di individuare,confrontare e
analizzare le iniziative locali dello sviluppo. Etica, logistica, sicurezza e
sostenibilità sono le parole chiave alla base delle strategie politiche ed
economiche in agricoltura. I programmi d’intervento proposti nel Quadro
d’Europa 2020 disegnano un’imprescindibile relazione tra agricoltura e alimentazione,
ed investono di un ruolo decisivo tutti gli attori coinvolti. Le politiche, gli
investimenti, le conoscenze, i successi e gli insuccessi di una componente
(agricoltura) si ripercuotono in modo reciproco ed incontrovertibile sull’altra
(alimentazione). Agricoltura ed alimentazione sono protagoniste della crescita
economica e sociale dell’Europa, ma sono anche garanti della sostenibilità
nell’uso delle proprie risorse (suolo e materie prime) per assicurare
disponibilità nel futuro, efficienza nell’impiego, incremento della
competitività economica ed opportunità d’accesso alle risorse e ai servizi da
parte di tutta la popolazione.
La Libera Università Rurale Saper&Sapor
nasce dalla consapevolezza che il Sapere e
il Sapore sono uniti
tra loro da un legame sottile: entrambi sono elementi essenziali della vita.
L’attenzione e la sensibilità alla salute, al cibo e al benessere sono più che
mai attuali. Da questa constatazione è nata l’idea di creare la LURSS che fosse
anche una sorta di viaggio alla scoperta del gusto, della cultura e della
conoscenza, e delle antiche tradizioni contadine.
Coordinatore del GIT SiesA
ninosutera@regione.sicilia.it
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