venerdì 10 febbraio 2017

Da un'iniziativa a un metodo

Da un giorno di idee
a un villaggio di idee, alla Libera Università Rurale
ovvero
da un’iniziativa ad un metodo
di Nino Sutera*

“Per far crescere un bambino ci vuole un villaggio,  per far co-evolvere il villaggio globale ci vuole la mentalità aperta di un bambino”
Il  villaggio, in etnologia, rappresenta la forma elementare dell’abitato umano  stabile. In sociologia, con la locuzione di “villaggio globale”, coniata dal sociologo canadese H.M. McLuban ( 1911-1980), si definisce il mondo contemporaneo, così denominato specialmente in seguito alla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e per la comunanza di una serie di problemi che riguardano ormai tutti i paesi.  
La locuzione di Villaggio globale è stata utilizzata insieme ad un antico proverbio africano che appunto afferma che “ per far crescere un bambino ci vuole un villaggio”
L’avventura del Git SiesA (Gruppo d’Interesse Territoriale -Sviluppo Integrato e Sostenibile dell’Agrigentino- promosso dal Ministero dell’Università e Ricerca, e dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana, ha consentito di avviare un nuovo processo partenariale informale, strutturato e permanente di progettualità partecipata, finalizzato alla promozione e sviluppo di nuovi progetti e programmi da iscrivere nel quadro di una condivisa visione di sviluppo sostenibile e integrato del territorio.
I territori organizzati in forme partenariali e strategiche, possono infatti favorire il dialogo interistituzionale, sia  a livello locale,  e non solo, con i diversi portatori di interesse per facilitare l’avvio dei nuovi interventi in un quadro di cooperazione rafforzata ed attivare forme di scambio tra realtà territoriali ed amministrative, che costituisce anche la mission dei GIT
L’ambizione di “Un Giorno di Idee”  era di avvistare in maniera partecipata e condivisa  idee, proposte, progetti  di indirizzo, tale da divenire per il prossimo futuro un modello da seguire,  aperto a tutti i soggetti socio – economici, ed ai singoli cittadini, che sono interessati e vogliano cimentarsi sul futuro sostenibile del proprio territorio.
L’evento è stato  l’occasione per conoscere e valorizzare esperienze, proposte e idee, ed incominciare ad affrontare le nuove sfide che attendono i sistemi locali  nei prossimi anni e per condividere obiettivi  e linee d’intervento.

In questa prospettiva, il territorio non deve essere considerato semplicemente come luogo fisico, ma esso rappresenta soprattutto una comunità collettiva, ricca di saperi e competenze diffusi tra i vari attori, dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni private, dalle associazioni, ai singoli cittadini.
Aver saputo interpretare le esigenze e le richieste diffuse di disseminare conoscenze e informazioni, tramutandoli in un fatto concreto è destinato ad essere consegnato alla storia di questa terra, ecco allora come un’evento  nasconde l’ambizione per tramutarsi in un metodo condiviso. Nasce così  un “Villaggio di Idee”  con  l'obiettivo di sviluppare un percorso inedito e innovativo di sinergie e partenariati per cercare, attraverso il confronto sistematico e tra gli stakeholder, risposte concrete alle esigenze di sviluppo del territorio. 
Intendiamo Apprendere dalle lezioni del passato individuando iniziative congiunte a carattere pilota per migliorare l’efficacia della comunicazione istituzionale, Realizzare le iniziative pilota implementando le metodologie di lavoro in partenariato, Monitorare le diverse fasi dell’attività e i risultati raggiunti e contribuire così anche al dibattito sulla politica di coesione verso le tre priorità: convergenza, competitività e cooperazione. Come? Con iniziative pilota di informazione, formazione e comunicazione, volte a migliorare le imprese e i servizi rivolti alle imprese, gli attori-chiave del settore agricolo e del turismo, dell’ artigianato,e commercio, in un’ottica di filiera produttiva integrata, mirata allo sviluppo sostenibile del territorio, alla qualità, alla sicurezza, alla tutela dell’ambiente.  
Da questa iniziativa di successo deriva la LURSS (libera università dei saper e dei sapori) che si ispira all’European Rural University diffuse in Europa e in molte altre parti del mondo Nel corso degli anni e delle esperienze, il concetto di European Rural University si è addensato e arricchito, come si accompagna un mondo rurale in profonda trasformazione. L'Università rurale unisce tutte le forze nelle zone rurali, persone ed istituzioni socio-economiche, in un unicum innovativo nel preservare le tradizioni locali, in grado di raccogliere tutte le logiche di azione delle esperienze, in quanto consente di individuare,confrontare e analizzare le iniziative locali dello sviluppo. Etica, logistica, sicurezza e sostenibilità sono le parole chiave alla base delle strategie politiche ed economiche in agricoltura. I programmi d’intervento proposti nel Quadro d’Europa 2020 disegnano un’imprescindibile relazione tra agricoltura e alimentazione, ed investono di un ruolo decisivo tutti gli attori coinvolti. Le politiche, gli investimenti, le conoscenze, i successi e gli insuccessi di una componente (agricoltura) si ripercuotono in modo reciproco ed incontrovertibile sull’altra (alimentazione). Agricoltura ed alimentazione sono protagoniste della crescita economica e sociale dell’Europa, ma sono anche garanti della sostenibilità nell’uso delle proprie risorse (suolo e materie prime) per assicurare disponibilità nel futuro, efficienza nell’impiego, incremento della competitività economica ed opportunità d’accesso alle risorse e ai servizi da parte di tutta la popolazione. 
La Libera Università Rurale Saper&Sapor nasce dalla consapevolezza che il Sapere e il Sapore sono uniti tra loro da un legame sottile: entrambi sono elementi essenziali della vita. L’attenzione e la sensibilità alla salute, al cibo e al benessere sono più che mai attuali. Da questa constatazione è nata l’idea di creare la LURSS che fosse anche una sorta di viaggio alla scoperta del gusto, della cultura e della conoscenza, e delle antiche tradizioni contadine.

Coordinatore del GIT SiesA
ninosutera@regione.sicilia.it





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