di G.Bivona
Solo
per noi mortali?
Anche
per me,Signore?
Come
un risarcimento
O
in cambio del dolore?
Riprendili,
Signore
Riprenditeli
tutti….
Comprerò
una candela
Maria ormai viveva
sola: due anni fa le avevano ucciso il suo unico figliolo e, alcuni mesi dopo,
era venuto a mancare pure il marito Giuseppe.
Ha venduto la bottega dove il marito
lavorava, e con il ricavato si sostiene. Ci sono angosce che ti inseguono e ti
abbracciano fino alla morte, ma ciò non toglie che Maria accettasse di tanto in
tanto l’invito di un parente o di una amica, l’offerta di un bicchiere di vino,
che è buono, disseta ed è una lieve carezza
alle sofferenze, assieme al
dolcetto fatto con il miele o un pezzetto di capretto a Pasqua.
Eppure non tutto il vicinato le
dimostra affetto: sente confuse certe parole “rgine, ergine”….. Non c’era
dubbio, i riferimenti erano indirizzati proprio a lei. Lei che non aveva
ricevuto attenzioni di alcun tipo da parte di nessuno, se non da Giuseppe.
Ma i malevoli la indicavano, piegando la testa di lato
e alzando i sopraccigli, con uno sguardo che pareva ammiccante … e lei
che si sentiva tremendamente a disagio.
Ma perché la gente si interessava tanto (soltanto) a questo fatto,
cosi personale, intimo, riservato, esclusivo per una donna?
Poteva riguardare, in qualche modo, il
fatto che Lei fosse bella o sgradevole, intelligente o sciocca, dolce o crudele, insomma qualità o difetti personali, rivolti verso l’esterno.
Ma cosa c’entravano loro con la sola cosa più vera ed intima legata
alla sua persona?
Il Signore non l’aveva posto all’interno
del corpo della donna proprio
perché la sua integrità o la sua lacerazione rimanessero riservate, cosi come lo sono,
solo e solamente, i nostri pensieri?
Solitamente una ragazza ne parla alla propria madre o alla sorella maggiore .
Ma la cattiva gente parlava invece quasi con cognizione di causa, quasi
che frugassero fra le sue intimità, come
una mammana, che per conto della famiglia
deve accertare la purezza della ragazza. L’intimità di Maria pareva un
“androne “dove chiunque può accedere,
soffermarsi, chiacchierare, valutarne lo strappo del candido passaggio.
In fisica esistono fenomeni che per il solo fatto di essere osservati si modificano…
In fisica esistono fenomeni che per il solo fatto di essere osservati si modificano…
Non sarà cosi anche per la castità?.
Se andava per strada ad occhi bassi la gente
la fissava sfrontata, quasi
avesse di fronte una poco di buono.
Povera Maria, la sua verginità cosi scavata
ed urlata, bestemmiata e sacralizzata
ora diviene il rovescio, riflesso di uno specchio ….dello stupro.
Ma per una donna che ha assistito all’interminabile, orribile agonia dell’unico figlio e poi alla sua morte, ma credete
che abbia una qualche importanza
lo stato, prima, durante, e dopo il parto di quell’imene che probabilmente possiedono non solo le donne ma anche le femmine di altre specie animali?
Tutte le sofferenze, quaggiù in
questa terra, dalle più lievi a quelle più intollerabili, sono meritevoli di compassione, cosi come per
i Santi e i Beati che godono dello sguardo
del nostro Signore.
Il più insignificante del granelli di sabbia merita la stessa attenzione delle distese sconfinate dei mari, che nei secoli con i fiumi delle nostre lacrime abbiamo contribuito a formare.
Nei paesi, le sere d’estate, dopo il pascolo e la mungitura, dopo il lavoro dei
campi ovvero dopo un altro qualsiasi
lavoro, la gente si ritrova davanti alle
case a prendere il fresco. Hanno portato fuori
le vecchie panche e alcune sedie.
Anche Maria è uscita, si sente più
accaldata del solito, fissa il
cielo perché quella è la sera delle
stelle cadenti. Anche Lei osserva le stelle che ogni tanto precipitano, subito
inghiottite dall’oscurità.
A Nazareth, il mese scorso è venuto
ad abitare, vicino la casa di Maria, un uomo della stessa età di Maria o qualche anno in più. Anche il poverino ha
avuto una tremenda disgrazia: la moglie
nel partorire è morta assieme alla figlia. Insomma le loro vite sono
tristemente simili, naufraghi tra i flutti della vita, alla ricerca di un legno
a cui aggrapparsi.
Negli ultimi giorni si sono visti
insieme, Maria e David, cosi si chiama l’uomo,
e la gente non ha perso tempo a parlarne. Spesso si apre più facilmente la propria anima ad un
estraneo, specie se lo sappiamo disgraziato come noi: lo sfogo rischiara un po’
la cupezza della nostra vita e ci fa sentire meno soli.
David è un bell’uomo, alto, con le
spalle larghe, occhi scuri, buoni e vivaci, le mani larghe e sicure.
Sembrerebbe molto dolce, ma come si
fa a saperlo? Si sono incontrati un paio di volte al pozzo dove lui l’ha
aiutata a tirare su il secchio.
L’altra sera lei l’ha visto
ritornare a casa accaldato, subito è entrata in casa ed è uscita con un mestolo
di acqua fresca, David l’ha guardata con riconoscenza e nel prenderlo sfiorò delicatamente
la mano di lei. Maria, malgrado il dolore che non cessa di consumarla e qualche
ruga incipiente, è ancora molto bella .
Forse David si sente attratto da lei
e, molto probabilmente, Maria da lui. In fondo sono tutti e due “liberi”e
potrebbero risposarsi. Perché celare a se stessi che è naturale che si possa
provare una qualche attrazione per
l’altro sesso?
Quella sera Maria è uscita di casa e
sta per accomodarsi sulla panca, ma si accorge che all’estremità di questa è
seduto David. Il buio è quasi assoluto, una luce fioca esce dai lumi delle case, è notte di luna nuova, ma lei riconosce che
la figura è quella di David.
” Buona sera, Maria” disse lui. Lei
impacciata rispose al saluto. Malgrado i tempi siano diversi dagli attuali, non
sarebbe stato sconveniente se si fossero seduti l’uno accanto all’altro …
David si alza, si avvicina, si siede
accanto e col suo braccio possente la cinge delicatamente la vita, quasi ad
attirarla a se.
Maria sorpresa, resta stupita,
arrossisce, rimane immobile.. Forse piacerebbe anche a lei farsi stringere da
quelle mani forti e sentire il calore dell’uomo attraverso i leggeri vestiti di
cotone .
Fino ad ora Maria non ha mai
conosciuto l’amore del corpo, eppure anche lei all’epoca adolescenziale aveva avuto e provato i turbamenti della
carne, le tempeste ormonali…
Probabilmente, un’altra donna al suo
posto proverebbe l’urgenza di assaporare
qualche briciola di quella felicità , per una volta, una volta sola nella
vita, abbandonandosi sul petto forte di David….
Il cielo col suo pianto di stelle…….,
Maria è visibilmente imbarazzata, come forse non era stata mai.
Con dolcezza si sottrae
all’abbraccio dell’uomo, sforzandosi di incontrare il suo sguardo nell’oscurità.
Non si è offesa e vorrebbe che David lo sapesse.
Uno strano soffio di vento ha investito il suo volto, non ha alcun
dubbio e, sicura, si rivolge a David:” Sono venuta a salutarti, so che domani parti per un lungo
viaggio, riguardati e stai attento lungo
il cammino alle belve, ai banditi e a tutti i pericoli. Mi raccomando”
Si alza e lentamente senza voltarsi
si avvia verso l’uscio di casa. Poco dopo David parte con il suo asinello per
il lungo viaggio.
La notte sembra interminabile, come
succede a tutti noi, nei momenti di tristezza, anche Maria ripensa a scelte di
libertà che avrebbe potuto fare in qualche momento della vita, ma che si è
negata, di gioie che avrebbe potuto cogliere e non ha colto. Lei sa, che quasi
sempre sono stati gli “altri “ che
gliele hanno vietate, compresa la scelta di questa sera!
Ora distesa sul letto spalanca gli
occhi nel buio:” Oh non fossi mai nata”,
si tormentava.
Lassù in cielo, Dio, che non è cosi
moralista come noi, avrebbe accolto con un sorriso quello scambio di calore umano, che non
avrebbe danneggiato nessuno, che nessuno avrebbe visto e magari che non avrebbe
avuto seguito…. o chissà … che al mattino
avrebbero potuto iniziare un cammino assieme.
Si, perché no! Assieme cogliere un
granellino di felicità, e poi questa si sarebbe
propagata tutt’intorno come
un’onda, al pari di essenza con cui una donna si profuma che porta pari piaceri e forse di più, a tutti quelli che le stanno
vicino.
Ma, noi meschini ed egoisti, non
potevamo fare a meno della Madonna.
Così le abbiamo sottratto l’unico bene che le era rimasto, ossia la libertà (magari di scegliere la stessa via che poi ha
scelto), e si rende conto che la nostra
febbre di lapidarla nel caso in cui si fosse comportata in modo difforme dalle nostre decisioni, avrebbe significato che il suo ragazzo è venuto in terra per nulla….E allora, tanto valeva,
non fosse mai nato!
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