venerdì 7 febbraio 2025

medico e l’ortolano

Peppino Bivona            Belice di Mare   Luglio  2024

                   


    Il dott.  Manfredi P ,  come tutti i pomeriggi ,  nelle belle giornate,  era solito farsi la sua “brava” passeggiata,  nel   tratto di marciapiede  che interessava tutto lo spazio prospiciente il suo immenso palazzo: benché fuori …. si sentiva a casa sua!

 Maria, la domestica di casa ,era uscita di corsa dal cortile, lo vide e con passo veloce lo raggiunse :” Dottò ,è finita la bombola”! Il vecchio medico restò interdetto, scrutò velocemente la sua memoria e sorpreso aggiunse: “ Ma come? Non l’avevamo comprato tre anni fa prima di Pasqua? Possibile che sia durata meno di tre anni!”

Maria , che conosceva quanto fosse diffidente ,rispose che trattasi di  bombola piccola, è in casa con quattro persone e un inverno rigido, era naturale che si consumasse. Ma il dottor Manfredi , non era del tutto convinto , e poi, non erano argomenti da trattare  in mezzo alla strada: ne avrebbero discusso in casa con la moglie e il figlio!. Ora, dovete sapere che il dottore  era si, tirchio , ma questa faccenda della bombola non c’entra con l’avarizia . E allora direte voi? Ebbene il nostro dottore dopo una lunga esperienza di medico condotto , e attenta osservazione di molti processi patologici,era arrivato alle conclusioni che per stare bene….  ed in salute, bisognava alimentarsi con prodotti  naturali vegetali e….crudi! Ecco perché, contrariamente alle malelingue e alle maldicenze dei paesani, la fine “precoce” della bombola lo colse di sorpresa!  Ma  il popolino, si sa ,ha una vocazione naturale per il  pettegolezzo . Possibile, si chiedeva, che con tutti i soldi che ha sparse per le banche,  la sua tavola fosse imbandita( si fa per dire!) di insalata , frutta, poco pane ,ancor meno pasta, quasi fosse un pasto per gli orfanelli al “ Boccone delpovero”?!  Della sua importante “scoperta” il nostro medico non amava parlarne con nessuno , aveva poca stima dei suoi paesani , anche perché qualsiasi tentativo di persuasione cozzava con la loro secolare, atavica fame, si fame vera, di ..carne…. pesci….dolci.! Se ne sarebbe parlato tra un paio di generazioni. Almeno!

Una scena familiare e  puntualmente rituale, vedeva la mattina  presto ,intorno alle otto, scendere di casa il dottore, vestito di tutto punto, come dovesse recarsi ad una serata di gala, accompagnato da Maria che lo seguiva  a poca distanza con una capace borsa di vimini da spesa , aggirarsi tra le cassette di frutta e verdura nel negozio della “Belladonna”.

Distava pochi metri  dal palazzo P. si apriva nel breve tratto iniziale di via Mazzini. Le mattine erano tutte  animate : tutti aspettavano  le “ delizie  dell’orto”. Pareva che si desse l’appuntamento con “lu zu Jacu “ o “lu zu Ciccu”, due ortolani che la mattina salivano con i loro asini stracarichi di ogni ben di Dio: Pomidoro, lattughe , laginaria,sedano,carote peperoni ,zucchini … insomma  un caleidoscopio di forme e colori che sapientemente  solo donna Maria detta la “Belladonna” sapeva  esporre con arte e maestria

.Manfredi si fermava a parlare con i due ortolani, si informava delle varietà di ortaggi, preferiva le lattughe violacee, le zucchine verdi ,i peperoni gialli , i pomodori rosso intenso. Qualche volte , riferivano i due ortolani, faceva richieste “strane” , cercava dell’erba come la portulaca( purciddana) o germogli teneri di farinaccio ( chenopodium album).

 A detta di Maria, la domestica, le mescolava nell’insalata!

Passano gli anni ormai il nostro dottore era divenuto molto vecchio , aveva quasi novantacinque anni,le passeggiate divenivano più rare, camminava con difficoltà, perciò si sedeva al tavolo del bar di Dorino ordinando il solito…. bicchiere d’acqua.

Fu un tardo pomeriggio di fine primavera che il nostro dottore osservava il lento ed inesorabile calare del sole all’orizzonte, vide forse la sua vita che volgeva al “tramonto”: chissà, se domani avrebbe rivisto la scena!

Qualcuno passando, nel salutarlo e complimentandosi della buona salute,le chiedeva come facesse a mantenersi sano e in …forma

Così con un piglio  tutto vegliardo , decise di esternare al popolino, sempre più rimpinzato di ogni ben di Dio, ma  rimasto profondamente ignorante , il suo “ testamento” di medico di paese, a futura memoria ,  perché , un giorno non si dica che in questo paese erano tutti  dei ….“grassi” ignoranti!

Intorno si era raccolta una moltitudine di persone , curiose di    comprendere come fosse arrivato a quella veneranda età senza quasi mai ammalarsi .

 Riportiamo per brevità una sintesi del suo discorso.

“ Miei cari  concittadini, non ho alcun segreto da svelare, lo “stato”  di salute  e di benessere dipende da voi dal vostro modello di  alimentazione e dal vostro stile di vita. Voi tutti quando siete a tavola commentate le pietanze se sono gustose o insipide, dolce o amare  ,acidule o salate,  sono sensazioni olfattive e in particolar modo gustative:ognuno ha poi le sue preferenze.  Ma avete chiesto al vostro fegato, al vostro pancreas, ai reni o in genere al  vostro apparato digerente cosa ne pensano di quello che mandate giù? . Io nella mia vita ho dato più ascolto a “questi”  e non alla “gola”! Ora vi dirò una cosa che vi lascerà stupiti  : I cibi crudi sono più digeribili di quelli cotti!

Vi spiego il perché: i cibi crudi ( tranne rare eccezioni) sono più ricchidi enzimi necessari  a digerirli  o a pre-digerirli, ogni alimento fornitoci da madre natura  ha in se una sufficiente dotazione  di sostanze per una perfetta digestione. Cosa accade con la cottura? Avrete distrutto o ridotto questo corredo, perciò il nostro organismo è chiamato a fornire incessantemente gli enzimi per procedere alla digestione. In natura l’unico animale che si ciba di alimenti cotti è l’uomo . Eppure all’apice dell’evoluzione  troviamo l’uomo e i …fruttiferi, non è un caso!”

 

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