giovedì 11 aprile 2024

Menfi, Domenica 14 Aprile ore 17.30

 

Al Circolo Operai verranno presentati gli ultimi lavori dell’artista Tregor Russo.
Conversano con l'Autore Nino Sutera e Gregorio Viviani


Tripla presentazione dei lavori di Tregors Russo a Menfi.
Dal libro “Le Ferite dell’essere” al libro "Sicilia: L'incanto dell'estasi, epopea nel regno degli Dei" ai video: tre cortometraggi ed il nuovo videoclip della sua band Gates Eden.



TREGOR RUSSO  oltre ad essere artista internazionale, è insegnante di musica, compositore, arrangiatore, polistrumentista, cantante, scrittore, fotoreporter, poeta, saggista, attore, regista ,direttore artistico e radio speaker.

Ha già pubblicato 3 Libri di poesie, aforismi e saggistica: “Catarsi Redentrice” edito da La Zisa Edizioni nel 2018, “Al Rintoccar dei Sensi Assopiti” edito da Ex Libris Editore nel 2020   e  “Le Ferite Dell'Essere” edito da Melqart  Communication Editore nel 2021, oltre ad aver pubblicato in ambito internazionale i suoi 7 Album, Ep e Demo di Musica Metal dal 1997 al 2021.

martedì 9 aprile 2024

Collegamenti isole minori, cosa serve?

                               Sabrina Gianforte

ne parliamo con il professore Angelo Todaro

 Le isole minori soffrono, " la mancanza di continuità sui collegamenti verso le stesse isole, questa condizione non determina concrete opportunità di sviluppo per i territori che già soffrono dell' insularità, dello spopolamento e non riescono ad attrarre investimenti". 

Queste alcune considerazioni del professore Angelo Todaro, che con le sue aziende ha investito nell' isola di Ustica, per riqualificare la struttura  turistica, di Punta Spalmatore, che rappresenta il primo operatore per posti letto e servizi di accoglienza e intrattenimento per un investimento di quindici milioni di euro. l pubblici decisori, sottolinea  Todaro: " non possono non provvedere con le opportune azioni decisionali e con azioni di investimento per agevolare e favorire le condizioni di sviluppo,  incidendo nelle infrastrutture strategiche, l' interruzione dei  collegamenti marittimi e integrativi non può essere accettata" .  Pertanto continua Todaro, " si invita la politica tutta,  a intraprendere le giuste azioni per fare decollare l' economia. La così detta "politica degli annunci" sottolinea l' imprenditore Angelo Todaro, va abbandonata in favore di azioni che generano attrazione d'investimenti esteri,  lavoro, opportunità per le imprese e determinano l' aumento del PIL .

domenica 7 aprile 2024

L'acqua, una crisi annunciata

 Ai cittadini dell'isola viene raccomandato di risparmiare l'acqua e sui centri urbani si convogliano le esigue risorse idriche destinate alle campagne, sempre più in ginocchio, sempre piu' spopolate.  L'acqua per irrigare i campi non arriva ma le bollette aumentano, chiudono le piccole aziende e c'è il rischio che scompaia un intero settore, avvertono i produttori agricoli, schiacciati da una emergenza provocata non solo dal meteo ma da decenni di cattiva gestione.

Agricoltura in ginocchio dopo un inverno senza pioggia. I primi a lanciare l'allarme erano stati i produttori agricoli. Dopo mesi di siccità, interi raccolti erano andati perduti. La mancanza d'acqua non permette a frutta e ortaggi di sopravvivere, il grano non cresce, in assenza di pascolo i costi di mantenimento del bestiame diventano insostenibili e molte aziende agricole sono già state costrette a chiudere. Le spese sono superiori ai ricavi e per molti lavorare la terra è diventato un lusso che non ci si può permettere. 

Alla vigilia di un'estate che, a giudicare dalle temperature, sembra già arrivata, la situazione si aggrava. Gli allarmi e le preoccupazioni diventano realtà. L'acqua scarseggia sempre più,  il livello negli invasi, che era già ben al di sotto della media in periodo invernal,e ora è drammaticamente basso. La diga Poma, a Partinico,  progettata per garantire la fornitura d'acqua alle campagne della Valle dello Jato, ora convoglia le esigue risorse idriche sui centri urbani. La priorità è garantire gli usi domestici e ospedalieri e l'acqua nelle strutture ricettive già piene di turisti dalla settimana di Pasqua. Intanto però la siccità ha decimato le produzioni ortofrutticole e gli agricoltori già in sofferenza dopo un inverno senza pioggia sono in ginocchio. 

Decenni di errori, campi senz'acqua e bollette raddoppiate

In Sicilia l’acqua, anche quando c'è, si spreca o non viene distribuita, a causa di guasti, malfunzionamenti, perdite che arrivano in alcune zone a sfiorare il 70%.  Molti degli invasi non riescono a conservare l'acqua e quando si riempiono, perchè piove, sono costretti a scaricarla a mare, come è successo dopo le piogge di marzo nella diga Trinità di Castelvetrano, in provincia di Trapani, una delle province in cui sono scattati i razionamenti; quando il livello  si è alzato oltre i limiti consentiti, le paratie si sono aperte e l'acqua dispersa. Paradossi siciliani. Come i tre dissalatori, a  Trapani, Porto Empedocle,  Gela costati milioni di euro ma non utilizzati da vent'anni. I rubinetti del consorzio di bonifica, ente regionale nato nel 2006 e commissariato, restano chiusi ma le bollette arrivano sempre più care. "Nell'ultimo anno  le quote consortili, che vengono recapitate ai contadini come cartelle esattoriali delle Agenzie delle Entrate, sono raddoppiate anche se non abbiamo ricevuto una goccia. Io ho dovuto spendere migliaia di euro per comprare l'acqua e salvare parte del mio raccolto", dice Raffaele Casarubbia, imprenditore di Partinico. Schiacciati da spese sempre più alte rispetto ai ricavi molti di noi stanno gettando la spugna, molte aziende stanno chiudendo, decine e decine di ettari di terreni sono già stati abbandonati, con danni enormi, che si vedranno nei prossimi anni, un intero settore, che era un'eccellenza agroalimentare, sta scomparendo, nel silenzio delle istituzioni, della politica come dei sindacati".

sabato 6 aprile 2024

Dal mondo greco al mondo giudaico-cristiano


 

Peppino Bivona

 

Il mio amico e collega Felice Crescenti, da qualche anno alla direzione del Parco Archeologico di Selinunte,la scorsa estate in occasione degli eventi selinuntini, ebbe la felice idea di invitare due famosi filosofi e studiosi del mondo greco classico. Così nell’ora  del tramonto,mentre gli ultimi raggi di sole incidevano le calcarenitiche  colonne  doriche del tempio “E” nella collina orientale, regalandoci indescrivibili emozioni, due maitre à penser  Umberto Galimberti e Massimo Cacciari ci introducevano nel vasto mondo greco classico. 

Cacciari affronta il tema articolato e complesso del rapporto tra la filosofia  e la tragedia greca in particolare di  Eschilo,Euripide e Sofocle, con un linguaggio abbastanza comprensibile anche per  un  pubblico non addetto ai lavori. Ma è stata la serata con Galimberti  che ha galvanizzato il vasto uditorio  attraverso una esposizione del suo fervido  pensiero. Perciò cercherò di sintetizzarlo brevemente.

Per Galimberti i greci sono il popolo più intelligente mai apparso sulla terra per la semplice ragione che hanno guardato dritto   in faccia sia la morte che il dolore. La loro visione del tempo è ciclica,mentre la natura resta lo sfondo immutabile che nessun uomo, nessun dio fece che è stata, è ,e sempre sarà. La potenza della “ technè”, donata agli uomini da Prometeo ,è di gran lunga inferiore alla natura o meglio alla necessità ( anankè) .Recita il coro nell’Antigone:” la nave solca il mare, fende le acque, ma la calma trasognata li richiude”Nessuno può violare le leggi della natura, lo stesso sole se osasse uscire dal suo tragitto assegnato, verrebbe riportato al suo posto dalle Erinni. Tutto è governato dal buon senso e dalla giusta misura, chiunque eccede , ha la presunzione di superare il “limite” , diviene tracotante(hybris) e va punito. Per i greci il dolore fa parte della vita, non c’è alcun modo per esorcizzarlo, perciò quando stiamo bene…godiamocela la vita,sempre con moderatezza! Se poi arriva il dolore ,allora bisogna reggerlo e per quanto possibile contenerlo :“abstine” e substine”.L’uomo è destinato a morire, dal regno dei morti non si torna più indietro. Nei due poemi omerici,gli uomini vengono sempre chiamati”mortali”, cosi quando il coro nel “Prometeo incatenato”  gli chiede “ ma forse Tu agli uomini, oltre il fuoco, hai anche promesso vane speranze?” e Prometeo con un filo di voce:” Si ho dato loro vaghe speranze!” Allora il coro senza alcun accenno di pietà. “Ti sta bene restare incatenato e con l’aquila che ti mangia il fegato!”

Tutto doveva armonizzarsi con le leggi della natura. Dice Platone “E tu piccolo uomo sarai nel giusto se ti aggiusterai alla complessa armonia della natura”

Poi come un fulmine a ciel sereno arriva il Cristianesimo, o meglio la versione paolina del vangelo di Cristo. Ora “toto cambia”. Il dolore che per i greci è privo di senso, per i cristiani ha una doppia significativa valenza:pagare il conto  per il peccato originale,ma paradossalmente diviene anche “caparra” per l’aldilà. Ma  il vero colpo di genio del Cristianesimo fu la parola d’ordine: “ non morirete più”. Dirà orgogliosamente San Paolo:”Ho morte ,ora dov’è il tuo pungiglione?”Il successo del Cristianesimo sul mondo pagano è dirompente ed inarrestabile!Con le buone o con le cattive,vengono sfrattate le ninfe dai boschi, i ruscelli non sono più sacri a Diana, il dio Pan non l’ascolta più nessuno: l’incanto per il mondo naturale ,fa posto al suo disincanto!.La natura è creatura di Dio e la consegna all’uomo nominandolo “possessor e dominator mundi”.Il tempo ciclico per i greci, con la rotazione delle stagioni , e i suoi raccolti, diviene lineare,un tempo escatologico,unidirezionale, si riempie di senso e diviene…storia. Ora tutto in occidente diviene cristiano , cosi  il passato è peccato,il presente diviene preghiera, il futuro è salvezza. Anche Marx in fondo è cristiano:il passato schiavitù, il presente lotta di classe,il futuro…sol dell’avvenir. Lo stesso dicasi per Freud o per la scienza in generale. Questo sguardo ottimistico sul futuro,non fu solo il colpo maestro per la religione cattolica, ma si trasmise con maggiore intensità nella nostra civiltà occidentale consentendoci di dominare il resto del mondo. Questo felice connubio, quasi indissolubile,tra civiltà occidentale e cristianesimo fino a quando durerà :ovvero l’occidente sopravvivrà alla fine del cristianesimo oppure il cristianesimo saprà resistere alla fine  dell’occidente?

Tutto prende le mosse dalla illimitata fiducia verso il futuro, sempre positivo, carico di speranza, sorretta dalla Provvidenza, fino alla sua metamorfosi più radicale. La “morte di Dio”come annunciato da Nietzsche apporta qualche variante, vengono introdotte nuove figure quali: l’ideologia  e la scienza. La potenza nefasta dell’ideologia l’abbiamo conosciuta durante il novecento col il fascismo, il nazismo, lo stalinismo. Resta ancora viva e vegeta la nuova religione rappresentata dalla scienza. Ma questa è una storia attuale

 

venerdì 5 aprile 2024

Per una riconversione agro-ecologica della zootecnia

 

 

La Sicilia è una delle prime regioni italiane per numero di allevamenti estensivi 

Il nostro sistema di produzione di carne, basato sugli allevamenti intensivi, è insostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico: divora risorse naturali e fondi pubblici, spinge fuori dal mercato le piccole aziende, e solo le più grandi si arricchiscono.

Per questo,  alcune Associazioni, hanno presentato una proposta di legge, sostenuta da un gruppo trasversale di parlamentari, per fermare con una moratoria l’espansione degli allevamenti intensivi e avviare un piano nazionale di riconversione agro-ecologica del settore zootecnico.

L’obiettivo è creare le condizioni per un sistema produttivo basato su piccola scala e con minori impatti, che garantisca margini di guadagno più equi per i produttori e l’accesso a cibi sani e di qualità.

Il sistema zootecnico europeo, compreso quello italiano, richiede una grande quantità di risorse naturali (due terzi dei terreni agricoli europei sono destinati all’alimentazione animale) e produce grandi quantità di sostanze inquinanti.

Gli impatti degli allevamenti intensivi, soprattutto nelle zone in cui queste attività sono più concentrate, come la Pianura Padana, sono ormai ampiamente documentati: riguardano principalmente le emissioni di ammoniaca (NH3) e il conseguente inquinamento da polveri fini (PM 2,5), responsabili ogni anno di migliaia di morti premature in Italia.

Le grandi quantità di azoto prodotto rappresentano inoltre un problema per l’inquinamento del suolo e dei corpi idrici, soprattutto nelle regioni ad alta densità zootecnica.

Da tempo il sistema zootecnico è soggetto a cicliche crisi in parte legate alle sue stesse caratteristiche: l’elevata dipendenza da input esterni (energia, mangimi, acqua) lo rende infatti particolarmente fragile, così come le condizioni di allevamento (tanti animali geneticamente simili rinchiusi in spazi ristretti) lo rendono vulnerabile alle epidemie sempre più frequenti. Questo ne fa un sistema non in grado di autosostenersi dal punto di vista economico, ma bisognoso di continui e ingenti aiuti pubblici, europei e nazionali.

La continua necessità di enormi quantità di mangimi rende il sistema zootecnico italiano fortemente dipendente dall’estero: quasi il 60% dei cereali e delle farine proteiche impiegate per produrre mangimi sono importati da Paesi extra UE, con un impatto ambientale enorme per la perdita di biodiversità a causa della distruzione delle foreste primarie e l’utilizzo di pesticidi, in particolare per la produzione di mais e soia in paesi del sud America come Argentina e Brasile.

Una domanda così alta non può trovare risposta in un aumento delle produzioni nazionali ed europee, dove circa 2⁄3 dei terreni agricoli sono già dedicati all’alimentazione animale, per questo è necessario cambiare il modello, superando il concetto di “allevamenti senza terra”.

La proposta di legge, promossa da Greenpeace Italia, ISDE, Lipu, Terra! e WWF, intende modificare in senso agroecologico proprio quelle caratteristiche del nostro sistema zootecnico che sono alla radice dell'insostenibilità ambientale ed economica del settore, a partire dai metodi di allevamento e dall’eccessivo numero di animali allevati, nonché dalla dipendenza dai prodotti farmaceutici (antibiotici), avendo come obiettivo anche quello di migliorare il benessere degli animali.

Scarica qui di seguito il testo della proposta di legge con la relazione illustrativa – “Disposizioni in materia di riconversione del settore zootecnico per la progressiva transizione agroecologica e il Manifesto Pubblico “Oltre gli allevamenti intensivi” 

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