mercoledì 26 marzo 2014
Lo yogurt a kilometro zero
mercoledì 19 marzo 2014
La vendetta del grano
martedì 18 marzo 2014
La moda del falso mito Il Km ZERO
Periodicamente si organizzano eventi, manifestazioni, convegni ect. all'insegna della dieta mediterranea, del cibo sano,pulito e giusto, del cibo, del K0 ...durano da sempre, quando la brina di primavera al spuntar del sole.
Cercheremo di spiegare il perchè
L’Italia nel settore alimentare non è autosufficiente e deve importare grandi quantità di materie prime dall’estero. Una situazione ben conosciuta dagli addetti ai lavori, ma meno nota al grande pubblico, che vorrebbe sempre comprare cibo “made in Italy”, o a chilometro zero. Questa mancanza si traduce nella necessità di importare ingredienti da trasformare in prodotti finiti destinati sia al consumo interno sia all’esportazione. Il nostro Paese non riesce a produrre tutte le risorse di cui ha bisogno sia a causa di politiche restrittive dell’Unione Europea, sia per la diminuzione dei terreni destinati all’agricoltura. Secondo gli ultimo dati disponibili dal 1970 a oggi gli ettari di superficie coltivabile sono scesi da 18 a 13 milioni, mentre la popolazione è cresciuta del 14%. L’importazione risulta pertanto indispensabile.
L’esempio della pasta è
istruttivo: il grano duro italiano copre solo il 65 % del fabbisogno,
occorre importare frumento da Paesi come Canada, Stati Uniti, Sudamerica. Anche
per il grano tenero vale la stessa cosa poiché il prodotto interno copre solo
il 38% di ciò che richiede il settore, con importazioni da Canada, Francia, ma
anche Australia, Messico e Turchia. Non cambia la situazione per altre
categorie merceologiche: le carni bovine italiane rappresentano il 76% dei
consumi e per il latte si scende addirittura al 44%, anche per lo zucchero e il
pesce fresco dobbiamo rivolgerci ad altri mercati poiché riusciamo a coprire
solo il 24% e il 40% del consumo interno. Lo zucchero viene soprattutto dal
Brasile, mentre il pesce da Paesi Bassi, Thailandia, Spagna, Grecia e Francia,
oltre a Danimarca ed Ecuador. Inoltre la maggior parte dei
legumi non sono italiani, a causa di drastiche riduzioni
delle coltivazioni a partire dagli anni ’50. Adesso le importazioni provengono
principalmente da Stati Uniti, Canada, Messico, Argentina, ma anche da Medio
Oriente e Cina. Quest’ultimo Paese è diventato il primo fornitore italiano a
seguito della siccità che ha colpito l’Argentina.
Dobbiamo ricordare poi l’annosa
questione del pomodoro. Dalla Cina importiamo concentrato
di pomodoro, che viene lavorato e esportato in altri Paesi.
Siamo
invece autosufficienti per quanto riguarda vino, frutta fresca, uova e pollo.
Solo in questi casi abbiamo la quasi totale certezza di comprare un prodotto
made in Italy al 100%.
La situazione per il cibo
trasformato è opposta: produciamo il 220% della pasta rispetto
al fabbisogno interno, che viene esportata, 4 volte la quantità di
spumante consumato, mentre per i formaggi questa percentuale è pari al
134%. L’importazione della materia prima diventa nel caso della pasta
indispensabile per poter produrre quantità in grado di soddisfare le richieste
del mercato.
lunedì 17 marzo 2014
Alla “riscoperta” del Russello
sabato 1 marzo 2014
C'è MedInSicily
CIBO, ENERGIA, PIANETA, VITA sono le parole chiave del tema di Expo, in cui anche la dieta mediterranea gioca un ruolo di primo piano nel perseguimento e nel mantenimento di un buono stato di salute dell'uomo. Un numero sempre maggiore di consumatori avverte l'esigenza di ritornare ad un modo di nutrirsi più naturale, più rispettoso dei cicli stagionali e maggiormente conforme a quelle che sono le nostre radici culturali".
"MEDINSICILY" nasce dalla volontà di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza delle corrette abitudini alimentari, della salvaguardia e valorizzazione delle risorse agro-ittico alimentari, dell'identità territoriale e dei benefici che la dieta mediterranea apporta in termini di salute per l'uomo e per l'ambiente che lo accoglie.
La manifestazione sarà consolidata su tre matrici fondanti: tecnica, gastronomica, emozionale, costituite dal workshop "Aspettando l'Expo 2015", con interventi di relatori esperti di settore, esposizioni di prodotti tipici, un concorso gastronomico rivolto agli alunni degli istituti alberghieri della provincia di Trapani e percorsi di avvicinamento sensoriale al mondo del vino, dell'olio e dei formaggi.
http://www.medinsicily.com/