venerdì 31 marzo 2023

Il Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc al Vinitaly 2023

 

Il Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc al Vinitaly 2023

 

Gianna Bozzali 

 

 

 

Il Consorzio di Tutela dei vini Cerasuolo di Vittoria DOCG e Vittoria DOC si occupa della tutela e valorizzazione dell’unico vino DOCG della Sicilia nonché dei vini che rientrano nella DOC Vittoria. Il Cerasuolo di Vittoria in particolare deve la sua preziosità alla virtù dei vitigni autoctoni che lo compongono (Nero d’Avola e Frappato), alla magia del clima e alla diligente coltura ad opera di appassionati operatori. Il Consorzio rappresenta circa il 90% dei produttori delle province di Ragusa, Catania e Caltanisetta, che sono le aree di produzione del vino Cerasuolo di Vittoria. Questo organismo ha dunque una costante vigilanza sulla qualità del prodotto ed una oculata opera di promozione svolta a favore di queste perle enologiche.



 

Importante appuntamento per il Consorzio di Tutela dell’unica Docg siciliana che sarà presente alla 55^ edizione del Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Protagonisti dello spazio espositivo i vini Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc.

 

  Il Consorzio di tutela dei Vini Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc sarà presente al prossimo Vinitaly, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile 2023, con uno stand (Hall 2 Stand 89).

 


Quello del Vinitaly si conferma un appuntamento irrinunciabile per la promozione internazionale dei prodotti vitivinicoli specie in un momento di grande cambiamento, tra sfide e opportunità. Il Consorzio, da sempre impegnato nella valorizzazione delle due denominazioni, è presente alla manifestazione fieristica internazionale, in un anno speciale: quello in cui si celebrano i 50 anni dall’ottenimento della denominazione d’origine controllata (Doc) per il Cerasuolo di Vittoria Docg.



 

Per Achille Alessi, presidente del Consorzio di tutela, “il Vinitaly rappresenta un evento di grande rilevanza per i nostri vini a cui partecipano numerosi operatori internazionali. Sarà un’occasione per far degustare le varie espressioni di Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc, quest’ultimo declinato nei suoi frappati e nero d’Avola in purezza, e organizzare delle masterclass in programma nei giorni 2, 3 e 4 aprile”.

 

DOMENICA 2 APRILE 2023 | Area Stand del Consorzio

Masterclass: Le terre del Cerasuolo

(degustazione guidata di alcuni vini alla scoperta dei vari territori di produzione della Docg a cura di Danilo Trapanotto, maestro assaggiatore e consigliere nazionale Onav)

Dalle 11.30 alle 12.10

Masterclass: I profumi del Frappato Vittoria Doc

(degustazione guidata di alcuni vini alla scoperta del vitigno autoctono del territorio di Vittoria a cura di Danilo Trapanotto, maestro assaggiatore e consigliere nazionale Onav)

Dalle 12.20 alle 13.00

LUNEDI 3 APRILE 2023 | Area Stand del Consorzio

Masterclass: A 50 anni dalla Doc, buon compleanno Cerasuolo di Vittoria

(incontro con il presidente del Consorzio di Tutela, Achille Alessi e degustazione guidata di vini Cerasuolo di Vittoria Docg a cura di Gianna Bozzali, esperto assaggiatore Onav e PR del Consorzio)

Dalle 16.00 alle 16.40

MARTEDI 4 APRILE 2023 | Area Stand del Consorzio

Masterclass: Nero d’Avola Vittoria Doc, l’alfiere enoico della Sicilia

(degustazione guidata di vini alla scoperta del vitigno autoctono del territorio di produzione della Doc Vittoria a cura di Salvo Ognibene, giornalista e sommelier)

Dalle 12.20 alle 13.00

 

 


Originaria di Vittoria (Ragusa). Una laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari e tante esperienze maturate nel mondo della comunicazione enogastronomica, sia in tv, sia grazie alla collaborazione con testate giornalistiche di settore. Giornalista e critico gastronomico, esperto assaggiatore Onav, è da anni PR ed ufficio stampa del Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria DOCG. Spesso veste anche il ruolo di Docente di comunicazione gastronomica in diversi corsi di settore. Ama narrare le storie più semplici come quelle dei casari, dei contadini e dei vignaioli perché anche il più sconosciuto dei produttori merita di essere “ascoltato”.

 

Il Progetto Cheeshal: nuove tecniche di processo e di prodotto con caglio vegetale

 

Il Progetto Cheeshal: nuove tecniche di processo e di prodotto con caglio vegetale

Il Progetto Cheeshal, attivato nell’ambito del PSR Sicilia 2014/2020 - Sottomisura 16.1 – DDG 3091 del 15 Ottobre 2020 ha l’obiettivo generale di sviluppare e definire un processo innovativo di filiera per arrivare alla certificazione Halal di produzioni caseari tradizionali. Il progetto vede coinvolte due Unità scientifiche di ricerca quali l’Università degli Studi di Catania con il compito di sviluppare, su scala semi industriale e industriale, un caglio vegetale a base di succo di Kiwi e testarne l’efficacia quale come coagulante vegetale durante il processo di caseificazione e l’Università degli Studi di Messina con il compito di sviluppare e validare il sistema zootecnico di gestione degli animali, la qualità nutrizionale del latte e dei formaggi.



Tutti i partner dell’iniziativa:

1)            Caseificio La Cava s.r.l.;

2)            AB Group Soc. Agricola di Amato Vincenzo;

3)            Casina del Cavaliere di Saporito Vincenzo;

4)            Azienda Agricola Grasso Sebastiano Mario;

5)            Azienda Agricola Santa Maria di Virzì di Virzì Santa & C.;

6)            Azienda Agricola Virzì Filippo;

7)            Azienda Agricola Triscari Filippo;

8)            Azienda Agricola Statella Giuseppe;

9)            Azienda Agricola Savoca Calogero;

10)         Università degli studi di Catania;

11)         Università degli studi di Messina;

12)         Studio associato E.DA. di Scalone e Turlà;

13)         Confagricoltura sede di Catania.

La prima fase del progetto ha visto coinvolte, unitamente alla capofila, 7 aziende zootecniche, principalmente in biologico, 5 allevavano ovini di razza Pinzirita e Valle del Belice e 2 anche bovine Pezzata Rossa.

Gli animali venivano alimentati al pascolo e ricevevano una integrazione in stalla con mangimi appositamente formulati e certificati come “privi di grassi animali” e fieno polifita.

Il latte, mensilmente, veniva trasferito dalle aziende presso la capofila Caseificio La Cava per la caseificazione, suddiviso in due aliquote per una caseificazione differenziata, cioè un lotto controllo con caglio standard ed un lotto sperimentale con caglio microbico/vegetale. I formaggi dopo 30 giorni di stagionatura venivano traferiti presso i laboratori delle Università di Catania e Messina.

Per poter studiare le caratteristiche del nostro prodotto, abbiamo preso in considerazione diversi tipi di formaggi ampiamente diffusi sul mercato, che vengono coagulati con un caglio vegetale, per porli a paragone facendo una valutazione e differenziarli per quanto concerne i valori nutrizionali riferiti su 100 grammi di prodotto (kcal, grassi totali, acidi grassi saturi, proteine, carboidrati, zuccheri e sale).

Sebbene sembrino non discostarsi in maniera significativa, in realtà la tabella ha evidenziato come le caratteristiche nutrizionali del formaggio “Cheeshal” abbia diversi punti a favore rispetto agli altri; ciò si nota già a partire dall’energia espressa in kcal per 100 g di prodotto, pari a 307 kcal/100g,  in cui il Cheeshal presenta il valore più basso. Non solo, anche per quanto riguarda il valore espresso in g/100 g di grassi che, se paragonato agli altri, presenta solamente il 23,9 % di cui il 14,99 % è rappresentato da acidi grassi saturi; si tratta del più basso rispetto agli altri, valore molto attenzionato dal consumatore, e di cui i latticini sono particolarmente ricchi.

Cheeshal è l’esempio chiave di un formaggio che può essere integrato nella dieta senza avere un impatto determinante sul valore del colesterolo.  Il valore delle proteine, pari a 21,59/100 g di prodotto, colloca Cheeshal in maniera intermedia rispetto agli altri formaggi, così come il valore dei carboidrati (1,32 g/100g), degli zuccheri (0,8 g/100g) e del sale (1,26 g/100g).

I dati preliminari, quindi, sono molto incoraggianti e ci consentono di affermare che il kiwi in condizioni di sovra-maturazione, che rappresenta oggi uno scarto, può invece rappresentare una risorsa del tutto “green” per la filiera lattiero casearia, andando a costituire un tassello fondamentale per un’economia circolare che guarda ad un futuro ecosostenibile.

 

G.O. Cheeshal

 

martedì 28 marzo 2023

CANAPA New Tech, modello di economia circolare.

 Al’Assessorato all’Agricoltura in collaborazione con  MillaSensi soc. agricola, a r.l. Start Up Innovativa, organizzano un webinar per il prossimo 19 aprile alle ore 16.00 dal titolo  CANAPA New Tech,  modello di economia circolare.

 

 Dopo  i saluti del Direttore Generale Dario Cartabellotta, l’introduzione di  Nino Sutera, Funzionario Responsabile dell’Osservatorio Neorurale,  modera Paolo Rapisarda, già Dirigente di Ricerca presso CREA Acireale a seguire gli interventi di Salvatore Zappalà. CEO MillaSensi soc. agricola start-up innovativa e benefit  “Canapa industriale. Attivare la sostenibilità in modo tangibile”Giancarlo Cravotto, Prof. ordinario Dip. Scienza e Tecnologia del Farmaco UNITO “C'è canapa e ... canapa. La ricerca applicata quale elemento di congiunzione tra mondo agricolo e mondo industriale” Massimo Montanari, Primo Tecnologo presso CREA (Bologna) “Miglioramento genetico e selezione: l’esperienza del CREA”  Antonino Chiaramonte componente del tavolo Tecnico sulla canapa del MASAF “I lavori del tavolo tecnico a favore della filiera” Davide Blandina, Presidente Giovani Imprenditori Sicindustria Messina “Partecipare al cambiamento o essere il cambiamento, una scelta indispensabile per una nuova economia sostenibile”

   Concluderà l’ On.le Luca Sammartino Assessore all’Agricoltura dello sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.

                          MillaSensi, recentemente ha condotto uno studio dettagliato, sull’opportunità di sviluppare la filiera all’interno di una conrnice di economia circolare.    Le domande dalle quali si è partiti inizialmente, sono state  :

• La canapa è una risorsa sostenibile?

•Può diventare un modello di Economia circolare?

• È una risorsa pulita per un’economia ecosostenibile?

• È un progetto di cultura ambientale, cultura industriale e di riattivazione giovanile?

•Può rappresentare una soluzione per favorire il cambiamento?

• È economicamente sostenibile?

Tutti i Paesi del mondo sono chiamati a raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La canapa, con i suoi enormi benefici e le infinite applicazioni, può favorire questo processo di transizione green.

 

Di questo è di tanto altro se ne discuterà al’interno del webinar

 

Per ricevere il link registrarsi

 

https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_RNV3O8WpT5GNJHhyfxXzeQ