domenica 3 febbraio 2013

La notte di San Lorenzo



di G.Bivona




Solo per noi mortali?
Anche per me,Signore?
Come un risarcimento
O in cambio del dolore?
Riprendili, Signore
Riprenditeli tutti….
Comprerò una candela

                                      Maria ormai viveva sola: due anni fa le avevano ucciso il suo unico figliolo e, alcuni mesi dopo, era venuto a mancare pure il marito Giuseppe.
Ha venduto la bottega dove il marito lavorava, e con il ricavato si sostiene. Ci sono angosce che ti inseguono e ti abbracciano fino alla morte, ma ciò non toglie che Maria accettasse di tanto in tanto l’invito di un parente o di una amica, l’offerta di un bicchiere di vino, che è buono, disseta  ed è una  lieve carezza  alle  sofferenze, assieme al dolcetto fatto con il miele o un pezzetto di capretto a Pasqua.
Eppure non tutto il vicinato le dimostra  affetto: sente confuse  certe parole “rgine, ergine”….. Non c’era dubbio, i riferimenti erano indirizzati proprio a lei. Lei che non aveva ricevuto  attenzioni di alcun tipo  da parte di nessuno, se non da Giuseppe.
Ma i malevoli  la indicavano, piegando la testa  di lato  e alzando i sopraccigli, con uno sguardo che pareva ammiccante … e lei che si sentiva tremendamente a disagio.
Ma perché la gente si  interessava tanto (soltanto) a questo fatto, cosi personale, intimo, riservato, esclusivo per una donna?
Poteva riguardare, in qualche modo, il fatto  che Lei fosse  bella o sgradevole,  intelligente o sciocca,  dolce o crudele, insomma  qualità o difetti  personali, rivolti verso l’esterno.
Ma cosa c’entravano loro  con la sola cosa più vera ed intima legata alla sua persona?
Il Signore  non l’aveva posto  all’interno  del corpo della donna proprio  perché la sua integrità o la sua lacerazione  rimanessero riservate, cosi come lo sono, solo e solamente, i nostri pensieri?
Solitamente una ragazza ne parla  alla propria madre o alla sorella maggiore . Ma la cattiva gente  parlava  invece quasi con cognizione di causa, quasi che  frugassero fra le sue intimità, come una mammana, che per conto della famiglia  deve accertare la purezza della ragazza. L’intimità di Maria pareva un “androne “dove chiunque  può accedere, soffermarsi, chiacchierare, valutarne lo strappo del candido passaggio.
In fisica esistono fenomeni  che per il solo fatto di essere osservati si modificano…
Non sarà cosi anche per la castità?. Se andava  per strada  ad occhi bassi  la gente  la fissava sfrontata,  quasi avesse di fronte una poco di buono.
Povera Maria, la sua verginità  cosi scavata  ed urlata, bestemmiata e sacralizzata  ora diviene il rovescio, riflesso di uno specchio ….dello stupro.
Ma per una donna  che ha assistito  all’interminabile, orribile agonia  dell’unico figlio  e poi alla sua morte,  ma credete  che abbia una qualche importanza  lo stato, prima,  durante,  e dopo il parto  di quell’imene  che probabilmente  possiedono non solo le donne  ma anche le femmine di altre specie animali?
Tutte le sofferenze, quaggiù in questa terra, dalle più lievi a quelle più intollerabili,  sono meritevoli di compassione, cosi come per i Santi e i Beati che  godono dello sguardo del nostro Signore.
Il più insignificante  del granelli di sabbia  merita la stessa attenzione  delle distese  sconfinate dei mari, che nei secoli  con i fiumi delle nostre lacrime  abbiamo contribuito  a formare.

Nei paesi, le sere d’estate, dopo  il pascolo e la mungitura, dopo il lavoro dei campi  ovvero dopo un altro qualsiasi lavoro, la gente  si ritrova davanti alle case a prendere il fresco. Hanno portato fuori  le vecchie panche e alcune sedie.
Anche Maria è uscita, si sente più accaldata del solito, fissa  il cielo  perché quella è la sera delle stelle cadenti. Anche Lei osserva le stelle che ogni tanto precipitano, subito inghiottite dall’oscurità.
A Nazareth, il mese scorso è venuto ad abitare, vicino la casa di Maria, un uomo della stessa età di Maria o  qualche anno in più. Anche il poverino ha avuto una tremenda disgrazia:  la moglie nel partorire è morta assieme alla figlia. Insomma le loro vite sono tristemente simili, naufraghi tra i flutti della vita, alla ricerca di un legno a cui aggrapparsi.
Negli ultimi giorni si sono visti insieme, Maria e David, cosi si chiama  l’uomo, e la gente non ha perso tempo a parlarne. Spesso si apre  più facilmente la propria anima ad un estraneo, specie se lo sappiamo disgraziato come noi: lo sfogo rischiara un po’ la cupezza della nostra vita e ci fa sentire meno soli.
David è un bell’uomo, alto, con le spalle larghe, occhi scuri, buoni e vivaci, le mani larghe e sicure.
Sembrerebbe molto dolce, ma come si fa a saperlo? Si sono incontrati un paio di volte al pozzo dove lui l’ha aiutata a tirare su il secchio.
L’altra sera lei l’ha visto ritornare a casa accaldato, subito è entrata in casa ed è uscita con un mestolo di acqua fresca, David l’ha guardata con riconoscenza e nel prenderlo sfiorò delicatamente la mano di lei. Maria, malgrado il dolore che non cessa di consumarla e qualche ruga incipiente, è ancora molto  bella .
Forse David si sente attratto da lei e, molto probabilmente, Maria da lui. In fondo sono tutti e due “liberi”e potrebbero risposarsi. Perché celare a se stessi che è naturale che si possa provare una qualche attrazione  per l’altro sesso?
Quella sera Maria è uscita di casa e sta per accomodarsi sulla panca, ma si accorge che all’estremità di questa è seduto David. Il buio è quasi assoluto, una luce fioca esce dai lumi delle case,  è notte di luna nuova, ma lei riconosce che la figura è quella di David.
” Buona sera, Maria” disse lui. Lei impacciata rispose al saluto. Malgrado i tempi siano diversi dagli attuali, non sarebbe stato sconveniente se si fossero seduti l’uno accanto all’altro …
David si alza, si avvicina, si siede accanto e col suo braccio possente la cinge delicatamente la vita, quasi ad attirarla a se.
Maria sorpresa, resta stupita, arrossisce, rimane immobile.. Forse piacerebbe anche a lei farsi stringere da quelle mani forti e sentire il calore dell’uomo attraverso i leggeri vestiti di cotone .
Fino ad ora Maria non ha mai conosciuto l’amore del corpo, eppure anche lei all’epoca adolescenziale  aveva avuto e provato i turbamenti della carne, le tempeste ormonali…
Probabilmente, un’altra donna al suo posto  proverebbe l’urgenza  di assaporare  qualche briciola di quella felicità , per una volta, una volta sola nella vita, abbandonandosi sul petto forte di David….

Il cielo col suo pianto di stelle……., Maria è visibilmente imbarazzata, come forse non era stata mai.
Con dolcezza si sottrae all’abbraccio dell’uomo, sforzandosi di incontrare il suo sguardo nell’oscurità. Non si è offesa e vorrebbe che David lo sapesse.
Uno strano soffio di vento  ha investito il suo volto, non ha alcun dubbio e, sicura, si rivolge a David:” Sono venuta  a salutarti, so che domani parti per un lungo viaggio, riguardati e stai attento  lungo il cammino alle belve, ai banditi e a tutti i pericoli. Mi raccomando”
Si alza e lentamente senza voltarsi si avvia verso l’uscio di casa. Poco dopo David parte con il suo asinello per il lungo viaggio.


La notte sembra interminabile, come succede a tutti noi, nei momenti di tristezza, anche Maria ripensa a scelte di libertà che avrebbe potuto fare in qualche momento della vita, ma che si è negata, di gioie che avrebbe potuto cogliere e non ha colto. Lei sa, che quasi sempre sono stati gli “altri “  che gliele hanno vietate, compresa la scelta di questa sera!
Ora distesa sul letto spalanca gli occhi  nel buio:” Oh non fossi mai nata”, si tormentava.
Lassù in cielo, Dio, che non è cosi moralista come noi, avrebbe accolto con un sorriso  quello scambio di calore umano, che non avrebbe danneggiato nessuno, che nessuno avrebbe visto e magari che non avrebbe avuto seguito…. o chissà … che al mattino  avrebbero potuto iniziare un cammino assieme.
Si, perché no! Assieme cogliere un granellino di felicità, e poi questa si sarebbe  propagata tutt’intorno  come un’onda, al pari di essenza con cui una donna si profuma  che porta pari piaceri  e forse di più, a tutti quelli che le stanno vicino.


Ma, noi meschini ed egoisti, non potevamo fare a meno della Madonna.
Così le  abbiamo sottratto l’unico bene  che le era rimasto, ossia la libertà  (magari di scegliere la stessa via che poi ha scelto), e si rende conto  che la nostra febbre di lapidarla nel caso in cui si fosse comportata  in modo difforme  dalle nostre decisioni, avrebbe significato  che il suo ragazzo è venuto  in terra per nulla….E allora, tanto valeva, non fosse mai nato!

                                                


  

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