venerdì 23 dicembre 2016

INYCON CARBON CUP 2017

nucciatornatore
A Menfi, il prossimo 29 Dicembre,   in occasione del 
World Cafè di Terr@ 
verrà presentata in anteprima nazionale l'iniziativa  

Project proposal based on Soil Carbon Challenge
 INYCON CARBON CUP 2017  
LiberaUniversitàRuraledeiSaper&deiSaporiOnlus 


                                                   Le emissioni di diossido di carbonio in atmosfera da parte delle energie fossili incide appena il 3.4% sul totale annuo (Lal 2008). Dare la responsabilità alle tecnologie non aiuterà certamente a sistemare il cambiamento del clima, neppure interrompendo all'istante tutte le emissioni su scala globale. Potrebbero volerci molte generazioni per riportare i livelli di diossido di carbonio a valori di sicurezza (IPCC 2007a, 2007b). La riduzione delle emissioni in atmosfera da carburante fossile è necessaria nell'ottica di una stabilizzazione su lungo termine afferma Gaspare Varvaro, Agronomo e animatore della LiberaUniversitàRuraledei Saperi&dei Sapori Onlus. Occorre adottare una visione diversa sul rapporto Carbonio/Cambiamento Climatico. Il carbonio di per se non costituisce un problema, perchè di fatto è elemento di un ciclo biologico, all'interno di un network di viventi auto-motivati, molti dei quali microscopici, i quali spinti dall'energia chimica generata dai raggi solari, crescono, convivono, si nutrono, si moltiplicano, respirano e muoiono. Le piante assorbono il carbonio dall'atmosfera utilizzando l'energia solare e convertendola in carboidrati che alimentano la vita, le azioni, i sentimenti e i pensieri. La maggior parte di questo carbonio ritorna in atmosfera per ossidazione, rilasciando energia. La restante parte si converte in sostanza organica nel suolo, diventando habitat per la biodiversità tellurica, e substrato per la vita futura. Di contro, l'attività antropica ha una enorme influenza sul ciclo del carbonio e in particolare sul territorio: fuoco, arature, deforestazione, erosione hanno un forte impatto negativo su grande scala.

Nell'ultimo decennio diversi movimenti di agricoltura alternativa hanno scoperto come aumentare i livelli di fotosintesi e ridurre l'ossidazione senza sacrificare la produttività. Il bilancio netto può essere stabilizzato, incrementando la materia organica. In altre parole, i "land manager" possono scegliere di costruire suolo invece che distruggerlo, assumendosi la responsabilità della loro decisioni.
Queste innovazioni non  vengono da centri di potere istituzionale o economico, ma dalla periferia. Pensare che questi cambiamenti possano essere promossi dall'alto, da accordi internazionali, da ricerca univeristaria, da conferenze, report o dalle "buone pratiche" non ad alcun risultato. Neppure gli incentivi europei o le manovre di mercato hanno avuto influenza positiva in tal senso, portando anzi all'accettazione condivisa che produrre "organic" significa avere una produzione minore rispetto al convenzionale. Cambiare visione significa porsi "domande diverse":  invece che chiedersi quale sia il miglior modo di accumulare carbonio nel suolo, domandiamoci chi può farlo meglio! Allo stesso modo se vogliamo sapere quanto veloce un uomo può correre i 100 metri,  cosa facciamo? Costruiamo un modello statistico informatico, convochiamo un panel di esperti sulla fisiologia umana, facciamo una ricerca bibbliografica? No, organizzi una corsa, premi il vincitore, e lo imiti (Dorsey 2000). Il miglior modo di predirre il futuro è crearlo, capire dove siamo, dove vogliamo arrivare e di cosa abbiamo bisogno, che direzione vogliamo prendere. Nel caso specifico significa monitorare i cambiamenti del contenuto di carbonio nel suolo.
Che cos'è The Inycon Carbon Cup 2017?
La competizione proposta emula su scala locale la succitata ed è in attesa patrocinio e tutoring da Soil Carbon Coalition, associazione promotrice della Soli Carbon Challenge (World Carbon Cup). L'obiettivo afferama Gaspare Varvaro, ideologo del percorso, è sapere "quanto velocemente i land manager riescono a immobilizzare il carbonio atmosferico nel suolo come sostanza organica stabile capace di trattenere maggiori volumi di acqua e aumentare la fertilità del suolo" tutelando il territorio dai fenomeni erosivi e di dissesto.
La competizione è rivolta a tutti gli imprenditori agricoli, da ora in avanti chiamati "Land Manager", selezionati con apposito bando di concorso che sarà successivamente pubblicati. I partecipanti, dopo una fase di training, decideranno quali strategie applicare per raggiungere l'obbiettivo di aumentare il contenuto di carbonio stabile nella loro azienda. La durata della competizione sarà fissata in 5 anni, con debrief annuali. Per ogni Land Manager verrà definito una porzione di azienda, su cui verranno eseguite le campionature. I campioni di terreno saranno prelevati da una commissione successivamente designata, che avrà anche il compito di giuria, secondo le procedure stabilite dalla Soil Carbon Coalition. Il punteggio finale sarà attribuito secondo una scala che considera anche gli altri fattori che rientrano nel bilancio del carbonio netto.

  La Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori Onlus, non è nuova ad iniziative di successo inedite, dai Borghi GeniusLoci De.Co. a Terr@ TerritorioEnogastronomiaRisorseRurali@groambientali, questa sfida ci permetterà di riconoscere, valutare e immaginare le opportunità di una agricoltura del carbonio e potrà diventare modello per le istituzioni e i governi che successivamente potranno essere capaci di implementare politiche e incentivi appropriati, corretti e localmente adatti, che guideranno alla diffusione ed adozione di sistemi di gestione del territorio innovativi e virtuosi, afferma Nino Sutera 

sabato 17 dicembre 2016

Senza Glutine 120 ricette di impasti naturali per tutta la famiglia


 Elena Gambuzza, l'autrice del libro Senza Glutine 120 ricette di impasti naturali per tutta la famiglia edito da Blu Edizioni.

Ho avuto modo di incontrare e conversare con   l’Autrice, che voglio  ringraziare anche  per la preziosa  dedica.    


Che accade in una famiglia quando il medico annuncia che Flavio, tre anni, è celiaco? C’è  lo racconta la mamma, Elena Gambuzza, siciliana di Vittoria (Ragusa) nel libro "Senza glutine", 120 ricette di impasti naturali per tutta la famiglia. Già nel temine impasti scatta l'interesse per questo testo, perchè è proprio la farina di grano - vietata ai celiaci per il suo contenuto in glutine - a regalare elastici e soffici impasti per pane, pizza e pasta, alla base della nostra buona cucina mediterranea e siciliana. 
La celiachia non è una patologia in espansione, nonostante i tre milioni e mezzo di italiani che ne soffrono, ma sono aumentate le diagnosi e spesso un celiaco non sa di esserlo, attribuendo ad altre cause gli inevitabili malesseri. Esistono in commercio pane, pasta, biscotti,crakers e grissini, fette biscottate e dolci gluten free ma nonostante la complessa lavorazione l'aspetto e la consistenza non sono molto attrattivi. 
Difficile poi accontentare un bambino di tre anni e per non farlo sentire un diverso sia a scuola che in famiglia. Una dieta rigorosa inoltre non esclude il rischio di contaminazione da glutine, specialmente fuori casa, perchè alcuni cereali sono presenti in molti prodotti alimentari, usati nei processi di lavorazione per addensare sughi e creme, per accelerare la stagionatura dei salumi o vengono inseriti in alcuni farmaci come additivi. 
Elena Gambuzza ha cominciato così il suo percorso gastronomico gluten free, testato ogni giorno sui gusti e i suggerimenti di Flavio. Il suo libro, appena presentato a Roma alla X Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, contiene 120 ricette, tutte facilmente realizzabili partendo da farine naturali senza glutine, riso, mais, grano saraceno, ceci, mandorle, maizena e fecola di patate in sostituzione di quella di frumento.Ne risultano piatti equilibrati, in linea con la tradizione mediterranea, con ingredienti gustosi e sani, graditi a tutti, meno trattati di quelli per celiaci disponibili in farmacia e nei supermercati. Studiando consistenze e impasti, ha approntato un ricettario che consente alla sua famiglia di mangiare le stesse cose destinate a Flavio senza per questo rinunciare al sapore, né ai piatti base della cucina italiana: pane, pasta, pizza, torte dolci e salate, stuzzichini, salse dimostrandoci che tutto è possibile. 
Le sue ricette spaziano dagli antipasti ai dolci, senza tralasciare specialità tipiche siciliane come gli arancini e il cuscus. Le semplici istruzioni sulle farine da usare e sulle varianti creative da sperimentare vengono in aiuto a tutti i genitori di bambini celiaci, adeguando l'alimentazione familiare senza perdere il piacere del buon cibo. I consigli non si limitano alla preparazione dei piatti, ma ne raccontano origini e tradizioni.
C'è anche l'attenzione ai rischi della contaminazione ambientale: mai porre il pane gluten free nel cestino di quello normale o mangiare pizza preparata dove viene impastata quella di farina di grano. Permesso anche il classico pizza e birra, con la nuova ottima bionda senza glutine in commercio. La ricetta per un'ottima scaccia (focaccia) ragusana? 100 g di farina di riso, 180 g di acqua, 2 cucchiai di olio di semi (preferibilmente di arachidi),5 g di lievito di birra,un cucchiaino di sale,la punta di un cucchiaino di zucchero.
«Le scacce - scrive Gambuzza - sono la pietanza tipica della mia città. Per noi sono sinonimo di famiglia: nelle belle giornate primaverili ci si riunisce nelle campagne con i forni a legna e si fa tutti insieme scacce e pane. Noi abbiamo l'abitudine di andare in campagna dai miei cognati, che hanno un grande forno a legna che viene arso dagli uomini della famiglia. Le donne e i bambini impastano il pane e le focacce, così anche Flavio ed io creiamo il nostro impasto e inforniamo la nostra focaccia senza glutine».



domenica 20 novembre 2016

Agira, Borgo GeniusLoci De.Co.

NTornatore
Quest’anno la sagra della “Cassatella di Agira   si  è impreziosita di due    tasselli,l’Audizione pubblica di presentazione e  la consegna dei riconoscimenti ‘Custode dell’Identità Territoriale’ del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. afferma Nino Sutera.  Il Genius Loci rappresenta l’essenza, l’identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi”.


Il percorso,  inserito tra gli esempi virtuosi del ‘Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio’ e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 che si è svolto presso il Palazzo dei Congressi di Roma. Un percorso inedito che mette a sistema l’azione consolidata innovativa per la valorizzazione e la promozione dell’identità e dell’unicità dei territori, attraverso la De.Co. (Denominazione Comunale), un atto politico nelle prerogative del Sindaco. Il format   è composto da 12 step, tra i quali l’Audizione Pubblica e la consegna dei riconoscimenti  di ‘Custodi dell’identità territoriale’.









Il  riconoscimento –  ha  affermato Nino Sutera – viene conferito a chi  si  spende quotidianamente per la salvaguardia e la valorizzazione della tradizione  e dell’identità dei territori anche sotto l’aspetto agroalimentare,   attraverso un’efficace comunicazione del patrimonio enogastronomico autoctono. Realtà territoriali – sottolinea il dott. Sutera – che assumono un’importanza crescente anche nei confronti del visitatore che ritrova nel cibo un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.
 “L’audizione pubblica è uno dei  step per aderire alla Denominazione Comunale,  Borgo GeniusLoci che ha l’obiettivo di salvaguardare il territorio, le tradizioni e le tipicità ”, La via della De.Co. Borgo GeniusLoci ideata dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus è, dunque, un’azione di marketing territoriale dove territorio, tradizioni e tipicità dei prodotti vengono valorizzate all’interno di un network che promuove un sistema capace di condividere i medesimi valori nel rispetto delle singole peculiarità. E al francese ‘terroir’ si preferisce quindi il latino ‘genius loci’, che sta a indicare un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Perché ognuno di noi è attaccato a un luogo d’infanzia, a un ricordo, a un affetto, a un dolce, a un piatto. L’obiettivo è dunque recuperare l’identità di un paese, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio. E un menù non è solo una sequenza di ghiottonerie atte ad appagare i piaceri del palato, ma va anche e soprattutto inteso come narrazione di un ‘frammento di civiltà’.
 L’On Maria Greco Sindaco di Agira, ha dichiarato, sono orgogliosa di ricevere il riconoscimento, che voglio condividere con il mio territorio. Agira è già il luogo della Cassatella, lavoriamo tutti insieme per trasformarla in un luogo capace di aumentare la produzione per assecondare una domanda crescente.
Aumentare la produzione, significa aumentare la produzione dei prodotti di base autoctoni, aumento dell’occupazione e crescita economica.Agira ha ricevuto  nel 2013 il Premio Luigi Veronelli, proprio per la sua attenta attività a difesa delle tradizione e della cultura locale.








 


martedì 15 novembre 2016

Il Sindaco di Agira, On Maria Greco Custode dell’Identità Territoriale


di Nuccia Tornatore 14 novembre 2016
Il prossimo 19 Novembre si terrà ad Agira, Comune della provincia di Enna, l’Audizione pubblica di presentazione nell’ambito dei Borghi GeniusLoci De.Co. e la consegna del riconoscimento di  "Custode dell’Identità Territoriale" al Sindaco On Maria Greco.


La procedura per addivenire all’istituzione del Borgo GeniusLoci De.Co. (Denominazione Comunale) attraverso il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co. è stata avviata dalla Giunta Municipale il 26 ottobre scorso con delibera 140.

«Il percorso GeniusLoci De.Co. Sottolinea il dottor Nino Sutera, non è ne un’atto dovuto, ne tanto meno un obbligo di legge, ma una scelta volontaria di chi ama il suo territorio e dipende dalla capacità di far seguire ai buoni propositi, atti concreti, come appunto l’Amministrazione guidata dall’On Maria Greco,  sta facendo L’obiettivo condiviso è quello di valorizzare dal punto di vista culturale, turistico ed economico le eccellenze del giacimento eco-eno-gastronomico, che  il territorio senza ombra di dubbio possiede, che mostra con orgoglio al turista e al viaggiante".

«Il genius loci è il territorio della memoria, il nostro patrimonio, il valore più profondo della cultura  mediterranea ed europea,ed è l’unico anticorpo che abbiamo rispetto alla cultura dell’ indefinito  globale»   afferma Sutera, blogger glocal’nauta

L’obiettivo  di  Borghi GeniusLoci De.Co. (format ideato dalla lurss.onlus)  è  valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata "del" e "nel" territorio, piuttosto che mettere su strada le merci.

Le De.Co (Denominazione Comunale) nascono da una idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: " attraverso la De.Co il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità". Un’idea nata dal basso per valorizzare quegli immensi giacimenti enogastronomici che racchiude l’Italia. Risorse e ricchezze che appartengono alla terra, alla storia, alla tradizione di un luogo.

La cassatella di Agira è un dolce di origini molto antiche e sembra che la civiltà di maggiore influenza sulla sua nascita sia la spagnola. Si sono poi aggiunti elementi agropastorali e baronali, commistioni ricche e povere,   mandorle e cacao, con la farina di ceci quale condensante del ripieno. Un’ipotesi suggestiva non ancora del tutto storicamente provata, ma compatibile con gli indizi finora esaminati dagli studiosi di gastronomia. Un comune che ha saputo cogliere l’importanza storica, culturale ed economica di un prodotto e che testimonia, realizzandole, quanto concrete fossero le intuizioni di Luigi Veronelli.

Il format GeniusLoci De.Co. è un percorso culturale, composto da 12 steps tra questi  l’audizione pubblica di presentazione alla Città.

Il percorso ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus,   prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza,  che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio.  Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il "locale", rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.

Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- "Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori" Il format è stato presentato al Poster Session del Forum P.A. di Roma, VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia, Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF,  XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo e a EXPO 2015 di Milano



lunedì 31 ottobre 2016

i Session Poster di terr@


I pani di Sicilia diventino Patrimonio dell’umanità


Franco Vescera,  presidente sez. Confindustria Alimentari  e anche  Custode dell’Identità Territoriale del Genius Loci De.Co. percorso della lurss.onlus per la valorizzazione dell’identità e le unicità dei territori.
Franco Vescera: «Nessuna Regione può vantare una così vasta varietà di grani e prodotti».

Il pane siciliano sia inserito nella “World heritage list” dell’Unesco. Diventi patrimonio dell’umanità come Pantalica, il barocco del Sud-est o la Valle dei templi. La proposta, già avanzata al commissario Ray Bondin, è di un brianzolo arrivato tanti anni fa in Sicilia per amore, al seguito della fidanzata nel frattempo diventata moglie.  Ma anche della Sicilia si è innamorato presto: Franco Vescera per professione è sempre andato a fondo alle cose. Da quando era istruttore subacqueo. 

Arrivato in Sicilia, ha approfondito quella che era l’attività di famiglia della moglie: panificatori dal 1890. Allora ha cominciato a studiare il pane.  Lo ha venduto come ambulante, lo ha offerto ai ministri del G8 Ambiente che erano riuniti al Castello Maniace di Siracusa: e pare che alcuni andassero matti per la fetta condita con una goccia di olio e tanto sale. Lo ha offerto ad Alberto di Monaco che è tornato nel principato con venti chili di pane di Lentini.   Poi ha cominciato a studiare il grano siciliano. Nelle sue 50 varietà antiche che hanno resistito per millenni arrivando fino ai giorni nostri.   «Non c’è un’altra regione – ha detto Vescera – che può vantare una così vasta concentrazione di varietà di grani. Quello di Raddusa è diverso da quello di Caltagirone. E a rendere il tutto ancora più straordinario c’è il fatto che ogni grano serve a produrre un pane diverso. Da Lentini a Castelvetrano a Camporeale. È una questione di microclima, è una questione di arte artigianale. Tutto cambia in pochi chilometri. La materia prima, il prodotto finale».  E questa affermazione Vescera ha deciso di documentarla in uno dei suoi esperimenti. Colline di Lentini, zona San Demetrio: un campo esposto a sud, l’altro a est. «Tanto è bastato – ha detto lo studioso – per modificare dal punto di vista organolettico il pane. Basta qualche minerale in più o in meno a modificare l’equilibrio: e io credo che questa sia magia».
Sentirlo parlare di grano, pane, sapori affascina. Perché mette accanto la tradizione più integralista e una piccola dose di progresso. La tradizione parte dalle 1.500 interviste che ha realizzato in tutta la Sicilia «ai produttori di grano e di pane – spiega -. Soprattutto famiglie». Andando a sbirciare nelle loro tradizioni: dal crescente, all’acqua, al sale. Il modo per esaltare il sapore ma anche il valore di vitamine e proteine. Perché poi alla fine è solo una questione di gusti e di abitudini. Nella sola Ustica, 20 interviste per 20 modi diversi di fare il pane. Lo stesso a Pantelleria, a Piana degli Albanesi. Non c’è provincia dove non abbia trovato un “tozzo di pane” da studiare con passione.  E adesso pensa a come proteggere, rilanciare, pubblicizzare grano e pane. Il progetto più ambizioso è certamente quello del quale ha già parlato con Ray Bondin. Il pane siciliano patrimonio dell’umanità. «Ho sottoposto la questione al rappresentante Unesco e all’assessore regionale Sgarlata – ha detto -: è un cammino complicato, lo sappiamo, ma importante. La catalogazione del pane va curata come quella del vino».  Vescera sa che la Sicilia è la regione con la maggiore concentrazione di siti Unesco. Lo apprezza ma lancia la sfida: «In un chicco di grano c’è più storia che in un monumento. Perché l’origine di quel monumento sta nel chicco di grano, senza il quale non sarebbe esistito».

sabato 29 ottobre 2016

Manifestazione di interesse


AVVISO per manifestazione di interesse rivolto alle aziende siciliane interessate a partecipare alle principali manifestazioni fieristiche in programma nel periodo Dicembre 2016/ Giugno 2017



Nelle more dell'attivazione delle azioni 3.4.1. (Progetti di promozione dell'export destinati a
imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale) e 3.4.2. (Incentivi all'acquisto di servizi di supporto all'internazionalizzazione delle PMI ) del PO FESR Sicilia 2014/2020, l'Amministrazione regionale intende acquisire una manifestazione di interesse da parte delle aziende siciliane interessate a partecipare alle principali manifestazioni fieristiche in programma nel periodo Dicembre 2016/Giugno 2017.
Entro il 7 novembre si può richiedere la partecipazione anche allo Street food festival, che si svolgerà prossimamente nel centro storico di Palermo, all'interno dello stand dell'Assessorato Regionale alle attività produttive. Sarà ammessa la vendita dei prodotti agroalimentari e dell'artigianato tipico e di qualità.
In allegato Avviso per le imprese
Allegati:
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mercoledì 5 ottobre 2016

Montevago, Borgo GeniusLoci De.Co. L'identità come valore


            Venerdì 14 Ottobre alle ore 18.30 presso l'Aula Consiliare del Comune   è in programma l'Audizione Pubblica Montevago, Borgo GeniusLoci De.Co. nell'ambito della rassegna dei giacimenti enogastronomici e dell'identità territoriale.


                          Il format Borghi  GeniusLoci De.Co.  è un percorso culturale,     che mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi.
 Obiettivo del  Percorso  Borghi GeniusLoci De.Co. è recuperare l’identità di un luogo, attraverso anche le valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività.              Il  percorso   innovativo   “Borghi Genius Loci De.Co.”, attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio finalizzato a rafforzare l’identità del  territorio   attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.

«La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci”    è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.
«E’ proprio a tavola che si esprime quel “genius loci” che dà il nome all’iniziativa, e che preferiamo al corrispondente termine francese “terroir”: il menù non è solo una sequenza di ghiottonerie atte ad appagare i piaceri del palato, ma va anche e soprattutto inteso come narrazione di un “frammento di civiltà”. 
«Illuminante, al riguardo, la definizione che il compianto Luigi Veronelli ha dato del “genius loci”: per il grande enologo, gastronomo e scrittore lombardo, esso è da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”. Pertanto  il Genius Loci si visita nel territorio e si assapora nel piatto».
 La bellezza e l'unicità del paesaggio, gli insediamenti storici,  la  rigogliosa natura ha regalato diversi  elementi attrattivi  ereditati dalla tradizione ed in grado di affascinare i cosiddetti “viaggiatori del gusto”, ossia quei tanti turisti intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne le qualità gastronomiche, ma anche per l’intimo e profondo legame tra essa ed il territorio
Il format GeniusLoci De.Co. è un percorso culturale, composto da 12 steps, tra questi l’audizione pubblica di presentazione alla Città.  Il percorso ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio.
L’effetto GeniusLoci è  la capacità che deve avere un territorio,  di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo   che possiede il gusto del territorio  nel quale  riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.
Al termine,  la cerimonia di consegna   del riconoscimento  “”Custode dell’Identità Territoriale” al Sindaco della Città On Margherita La Rocca Ruvolo





martedì 4 ottobre 2016

A Nino Sutera il Diploma Honoris Causa


Emilia Petix
Allora, in sintesi, Diploma di Laurea in Scienze  e Tecnologie Agroalimentari,   Divulgatore Agricolo    consulente del PAN fitofarmaci e formatore., Funzionario Responsabile dell'Azienda Sperimentale Campo Carboj, ma   anche blogger,    Funzionario Direttivo della Regione Siciliana,   “Formatore Consulente”    Componente del Gruppo di Lavoro PAN sottogruppo formazione, Informazione e sensibilizzazione,  Iscritto all’Albo regionale dei Formatori interni presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Regione Siciliana del gruppo di lavoro, Politica dell’Accoglienza presso  l’Assessorato alle Risorse Agricole  -  Ideologo dei Borghi GeniusLoci De.Co.  Ideologo   Percorso informativo di sviluppo locale “Un Villaggio di idee” Coordinatore  del  G.I.T (Gruppi d’interesse territoriale del MIUR)   Ideologo della Libera Università Rurale,  componente per l'italia del comitato promotore del Parlamento Rurale Europeo,  autore di diverse pubblicazioni e relatore a tantissimi eventi divulgativi.


Allora Dr Sutera  o  Nino come preferisce?



 Nino, chiaramente.

Complimenti un bel curriculum
Grazie, così dicono gli addetti ai lavori


Che sapore ha essere insignito del riconoscimento di Accademico  dell’Accademia di Sicilia e del Diploma Honoris Causa  dell'IstitutoSuperiore di LettereArti e Scienze del Mediterraneo?
La cerimonia di investitura è stata molto emozionante, poi ricevere i riconoscimenti insieme a     Massimiliano Tripoli - Chirurgo Plastico,  Giuseppe Barcellona - scrittore e storico  Giornalista; Grazia Locascio - Dirigente  del Centro Emodialitico; bhe non capita a tutti,  ne tutti i giorni.


Ma Lei non si sente un  Funzionario pubblico un po’ atipico?
Dipende dai Funzionari che Lei conosce.

In che senso?
Nel senso che nelle professioni come nella vita,  c’è chi sa essere  e sa fare,   chi guarda, chi in qualche misura fa quello che può, si rende utile,  e chi non sa ne fare, ne essere utile,  di questi proprio non se ne avverte la necessità, ma purtroppo ci sono.
Quale delle iniziative avviate Le ha dato maggiori soddisfazioni?
Ma, guardi non è che si può fare una classifica.
Si ma c’è ne sarà una che è stata migliore delle altre?
No,  guardi non funziona proprio così,non è una gara  tra migliori e peggiori.
Prendo spunto nelle mie attività e iniziative dall’aforisma di Thomas  Alva Edison  “il valore di un idea sta nel metterla in pratica”Partecipare da protagonista in uno spazio di del Claster BioMediterraneo di Expo 2015,  per ben tre volte, oppure all’Assemblea dei Sindaci dei Borghi De.Co., piuttosto al Session Poster del  Forum  PA, oppure a Palazzo Steri, o all'Orto Botanico,  piuttosto  in un’Aula Consiliare, ha la stessa identica valenza. Certo vedere, per esempio,  che un’iniziativa di circa dieci  anni addietro c’è ancora traccia nel sito web del MIUR,  o della Rete Rurale,  qualcosa vorrà dire,  o no?
Anche se?
Cosa?
Si, in effetti un'attività  che  mi ha dato tanta gratificazione c'è.
Ho partecipato insieme a 150 Colleghi a un percorso di riqualificazione, Progetto Demetra, curato dal Formez,  ecco sono stato uno dei pochi Funzionari, che dopo aver superato una prova selettiva,  ha completato il percorso conseguendo il titolo di "Consulente-Formatore"
Ma  il tempo per fare tutte queste cose dove lo trova?
Guardi che abbiamo fatto una sintesi di attività e iniziative spalmate nel tempo, poi  quando uno vuole il tempo lo trova, sempre.
   Tra le sue competenze, riconosciute da più parti, le politiche   sulla  NeoRuralità, di cosa si tratta?
NeoRurale  è    un modo per descrivere, chi torna alla terra fondendo tradizione ed innovazione. Chi vede nella NeoRuralità una concreta opportunità per se stessi, le proprie famiglie e le comunità locali, un processo culturale condiviso  di valenza diffusa.
Il modello di sviluppo seguito da Neorurale è frutto di una profonda innovazione culturale nelle zone rurali. Un cambiamento di prospettiva che non prevede lo sviluppo di nuove tecnologie, ma utilizza in modo creativo quelle esistenti
Un Ente pubblico ha il diritto-dovere di osservare il fenomeno che già è una realtà in tutt'europa.
Ecco allora che  neorualità e  neoagricoltura contadina  stanno introducendo ‘nuovi/antichi codici’ di produzione di qualità locale e ambientale in rapporto a nuove forme sociali di scambio diretto con l’autorganizzazione del consumo.
 Lei è anche l’ideologo del percorso Borghi Genius Loci De.Co. un percorso culturale che molti Amministratori lungimiranti hanno adottato, Di  cosa si tratta?
Borghi GeniusLoci De.Co è un percorso culturale, che mira  al recupero delle nostre tradizioni e alla valorizzazione delle   produzioni tipiche.
  Al francese “terroir”, preferiamo il latino “genius loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso Borghi  GeniusLoci De.Co.,   prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio. Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio.
Un percorso consolidato anche da riconoscimenti esterni?
 Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato: * Poster Session del Forum P.A. di Roma; * VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF · XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo. EXPO2015 MILANO
Qual è la mission?
Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.,   mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi. Obiettivo del Percorso GeniusLoci De.Co. è recuperare l’identità di un luogo, attraverso anche le valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività.
Il percorso innovativo “Borghi Genius Loci De.Co.”, attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio finalizzato a rafforzare l’identità del territorio attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.




martedì 20 settembre 2016

Casa Planeta, Presentazione di TERR@

Venerdì 30 Settembre alle ore 18.00 a casa Planeta la presentazione di  “ t e r r @” 
          TerritorioEnogastronomiaRisorseRurali@mbientali 
                      percorso ITINERANTE InFormativo di glocal.

 Moderato da Antonella Marascia Past President AIF Sicilia, segretario generale del Comune di Mazara del Vallo, docente e progettista area formazione pubblica, impegnata nei processi di innovazione, formazione e comunicazione nella P.A., autrice di articoli e pubblicazione sui temi dell’apprendimento e dello sviluppo locale.
Cos’ è Terr@ ? Piccoli gruppi per grandi idee, un viaggio itinerante e intrigante, per approfondire tematiche d'interesse comune, costruendo il percorso formativo e portandolo avanti in situazione di sostanziale autoapprendimento. Uno spazio di riflessione, persone di diversa estrazione ed esperienza s'incontrano per presentare la propria esperienza, per elaborare idee, proposte e progetti comuni, ma anche uno spazio come sinonimia di un’agire creativo.
Perchè? L’ambizione è di avvistare in maniera partecipata e condivisa idee, proposte, tale da divenire per il prossimo futuro un modello da seguire, aperto a tutti i soggetti socio – economici, ed ai singoli cittadini, che sono interessati e vogliano cimentarsi sul futuro sostenibile del proprio territorio.In questa prospettiva, il territorio non deve essere considerato semplicemente come luogo fisico, ma esso rappresenta soprattutto una comunità collettiva, ricca di saperi e competenze diffusi tra i vari attori, dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni, dalle associazioni, ai singoli cittadini.
Quale tematica? terr@ affronterà le tematiche legate a Ambiente&Territorio-Etica&Finanza- Pari Opportunità-Energie Rinnovabili-Paese Albergo-Territorio in un Immagine-Agricoltura Sociale-Città Intelligenti-Cibo&Letteratura- Differenziamoci-GioventùInMovimento-Agricoltura&Alimentazione
La metodologia? Seminari, focus group, session poster, talk show. Incontri quindicinali da Ottobre 2016
I partner? portatori di interessi economici, sociali e culturali.
Promotore dell’iniziativa la LiberaUniversitàRuraledeiSaperi&deiSaporiOnlus con la collaborazione di Banca Mediolanum.

Aver saputo interpretare le esigenze e le richieste diffuse di disseminare conoscenze e informazioni, tramutandoli in un fatto concreto è destinato ad essere consegnato alla storia di questa terra, ecco allora come un iniziativa nasconde l’ambizione per tramutarsi in un metodo condiviso