mercoledì 11 maggio 2016

Audizione Pubblica, Borgo GeniusLoci De.Co.


Calatafimi Segesta. Sabato 21 maggio alle 10, presso la Sala Convegni della Biblioteca Comunale, si svolgerà l'audizione pubblica   Calatafimi Segesta,   Borgo GeniusLoci De.Co.  percorso culturale, che mira a salvaguardare e valorizzare il territorio ed i suoi prodotti   Dopo i saluti del Sindaco di Calatafimi Segesta, Vito Sciortino, l’evento sarà  moderato da Fabrizio Fonte. Alla manifestazione prederanno parte: Gioacchino Tobia,  Daniele Giurintano,  Giuseppe Russo,  Nuccia Placenza , Giuseppe Bivona, Nino Sutera. In chiusura seguirà la cerimonia di consegna del riconoscimento  “Custode dell’Identità Territoriale” al Sindaco della Città e la consegna dei riconoscimenti Leader&Leader “terr@” Territorio Enogastronomia Risorse Rurali, alle Associazioni.
Il percorso Borghi  GeniusLoci De.Co. è un percorso culturale, afferma Nino Sutera, che mira a salvaguardare e valorizzare il “locale” rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci rappresenta l’essenza, l’identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività. Il  percorso  innovativo “Borghi Genius Loci De.Co.”, attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio finalizzato a rafforzare l’identità del territorio attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.
«La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore. «E’ proprio a tavola che si esprime quel “genius loci” che dà il nome all’iniziativa, e che preferiamo al corrispondente termine francese “terroir”: il menù non è solo una sequenza di ghiottonerie atte ad appagare i piaceri del palato, ma va anche e soprattutto inteso come narrazione di un “frammento di civiltà”.
«Illuminante, al riguardo, la definizione che il compianto Luigi Veronelli ha dato del “genius loci”: per il grande enologo, gastronomo e scrittore lombardo, esso è da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”. Pertanto  il Genius Loci si visita nel territorio e si assapora nel piatto». La bellezza e l’unicità del paesaggio, gli insediamenti storici,  la  rigogliosa natura ha regalato diversi  elementi attrattivi  ereditati dalla tradizione ed in grado di affascinare i cosiddetti “viaggiatori del gusto”, ossia quei tanti turisti intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne le qualità gastronomiche, ma anche per l’intimo e profondo legame tra essa ed il territorio, afferma Nino Sutera
Il format GeniusLoci De.Co. è un percorso culturale, composto da 12 steps, tra questi l’audizione pubblica di presentazione alla Città.  Il percorso ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio. L’effetto GeniusLoci è la capacità che deve avere un territorio,  di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo  che possiede il gusto del territorio  nel quale  riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.



sabato 7 maggio 2016

Il PAN, (Piano d'Azione Nazionale sui Fitofarmaci) tra retorica e contemporaneità.

La Sicilia 
continua a primeggiare tra le regioni con il più alto numero di intossicati per un uso errato dei prodotti fitosanitari.Riteniamo che aprire una riflessione  obiettiva  non sia più derogabile. 
                                              
                                Volendo superare la sindrome della formazione apparente,(ne parleremo alla fine) il primo scoglio da affrontare è quello di non lasciarsi trascinare dalle retoriche, dalle mode, o peggio ancora dall’emergenza, del tipo, ci sono tante domande da evadere, quindi raddoppiamo il numero dei corsisti e il numero dei corsi, che popolano ampiamente, i dibattiti di queste settimane, riteniamo mentre che focalizzare l’attenzione sulla cultura della formazione nell’attuazione del PAN, è oggi di grande attualità e contemporaneità.
                          Dalla qualità della formazione e ma sopratutto dell’apprendimento, dipende anche il fatto di evitare che una parte dei prodotti fitosanitari finiscano nel piatto dell’ignaro consumatore, solo per citare un esempio.
Certo sarebbe interessante indagare come tutto ciò impatti sulla professionalità dei formatori e dei coordinatori didattici, che vogliano operare ispirati dai principi nobili dei Reg.Cee e dalle disposizioni attuative del PAN (.................che non si occupa di emergenze) ma anche rispondere a tanti quesiti ancora aperti, come per esempio:
- Cosa si deve intendere per “cultura della formazione” nell’attuazione del PAN ?
- La formazione nel PAN è un mero atto burocratico?
- Il formatore è un genio del sapere? o necessita di percorsi di aggiornamento periodici professionalizzanti?
- Qual'è il ruolo e la responsabilità del coordinatore didattico nei corsi del PAN ?
- A chi è demandata la responsabilità sull’idoneità della sede didattica dei corsi ?
- Qual'è l'indice valutativo della formazione? numerico o qualitativo?
- l'obiettivo dell'ente privato di formazione e numerico/economico (più operatori formati, più entrate economiche) e l'obiettivo della formazione pubblica qual'è?

                        Come si vede, appare ovvio che occuparsi compiutamente di formazione diventa strategico, per non parlare dei danni che si possono produrre direttamente e indirettamente, per un uso errato dei prodotti fitosanitari, che è obiettivamente la cosa più significativa

La tutela della salute in connessione all'impiego dei prodotti fitosanitari prevede, come indicato dalle disposizioni attuative del PAN, la fondamentale funzione dell’azione formativa quale imprescindibile elemento di prevenzione, al fine di sostenere conoscenze adeguate tra gli operatori coinvolti nel settore e per favorire nuovi comportamenti e metodiche alternative ai trattamenti con pesticidi, nell’obiettivo di ridurre l’incidenza degli effetti dannosi per la salute che possono derivare da un impiego non corretto degli stessi prodotti.
Sono previste giustamente iniziative di sensibilizzazione per il corretto impiego dei prodotti fitosanitari, attraverso incontri rivolti ad operatori professionali nell’intento di sostenere ed innovare il ruolo e la presenza dei Formatori in questo delicato settore, assecondando gli adempimenti che – attraverso il PAN (Piano d’Azione Nazionale) - sono conseguenti alla più recente normativa comunitaria in materia, rappresentata dalla Direttiva U.E n. 128/2009.
Quest’ultima, nel perseguire gli obiettivi di tutela ambientale e di prevenzione sanitaria come strategia da garantire per l’intera popolazione in riferimento al fenomeno del commercio e dell’impiego dei prodotti fitosanitari, sollecita gli Stati membri dell’UE a svolgere una maggiore azione di informazione, sensibilizzazione e formazione, al fine di aumentare consapevolezza del rischio e competenza professionale, entrambi fortemente richiesti a fronte del diffuso fenomeno dell’impiego dei prodotti fitosanitari.
Gli operatori del settore devono essere preparati e conoscere le caratteristiche e la funzione di ciascun prodotto da impiegare e devono essere in grado di adottare metodi, misure e scelte operative finalizzate a prevenire danni alla salute umana, siano essi immediati o provocati da una costante trascuratezza e da imperizia che si sono protratte nel tempo.
Ora vi lasciamo commentare da soli i grafici che seguono, a ulteriore testimonianza che è necessario un momento di confronto costruttivo, per evitare che la Sicilia continui a primeggiare tra le regioni con il più alto numero di intossicati per un uso errato dei prodotti fitosanitari, per esempio.
Riteniamo che aprire una riflessione produttiva per gli addetti ai lavori non sia più derogabile. 





mercoledì 4 maggio 2016

Leader 2014/2020

Giorno 9 Maggio prossimo, alle 18:30, presso la Sala Convegni di Casa Planeta, via S. Bivona 13, Menfi,
è convocato il primo incontro di animazione territoriale per la costituzione del partenariato e l'individuazione degli ambiti tematici territoriali per l'elaborazione della Strategia di Sviluppo Locale "Valle del Belìce" di tipo partecipativo (SLTP) nell'ambito della misura 19.1 del PSR Sicilia 2014/2020. All'incontro, nel corso del quale saranno esaminate le opportunità di sviluppo locale attivabili attraverso le misure specifiche che potranno essere adottate nel proprio Piano di azione Locale (PAL) dal costituendo GAL "Valle del Belìce", sono invitati tutte le aziende e gli operatori del settore agro-alimentare, del turismo rurale  interessati all'elaborazione della Strategia di Sviluppo Locale.

martedì 3 maggio 2016

Inycon 2016, Prima edizione del Premio Terr@

La ricerca scientifica e l'analisi, metodologicamente fondata, delle dinamiche di sviluppo territoriale rappresentano elementi importanti per progettare al meglio le politiche di gestione dei territori e delle loro peculiarità. 
Il sostegno alla ricerca rappresenta quindi un fattore essenziale per un armonico e sostenibile sviluppo dei territorî. Questo è il senso e l'obiettivo della prima edizione del Concorso Premio Terr@, un'iniziativa, nata dalla sinergia fra la Libera Università Rurale dei Saperi&dei Sapori Onlus, il Comune di Menfi  ed il Top Global Family Banker Michele Dimino  di  Banca Mediolanum, che intende premiare la migliore  Tesi di Laurea   avente per oggetto la valorizzazione e tutela delle risorse  del territorio rurale delle Terre Sicane.
La tesi di laurea, redatta in lingua italiana, deve essere stata presentata e discussa presso una Università Italiana. Il premio sarà assegnato da una giuria di esperti che valuterà le tesi di laurea sulla base dell’attualità dei temi indagati, del livello di approfondimento, del contenuto innovativo del lavoro. In palio  una visita guidata presso la sede centrale di Banca Mediolanum di Milano. L’organizzazione del premio  si riserva inoltre il diritto di pubblicare le tesi premiate o menzionate. Gli elaborati vanno inviati entro e non oltre il prossimo 27 maggio. Si  invitano gli interessati a prendere attentamente visione del bando e della documentazione in allegato. 


Il bando può essere consultato sul Sito del Comune di Menfi  
http://welcometomenfi.it/it/notizie/giovani/terr-il-primo-concorso-per-le-tesi-sul-territorio-delle-terre-sicane/