lunedì 20 febbraio 2012

Agricoltura, Alimentazione, e.......




                                             Potevamo“nell’era della tecnica” dipendere da quattro cafoni- gratta- terra, per alimentarci?.Possibile che per assumere la dose quotidiana di vitamina C dovevamo sbucciare l’arancia o rifornirci di Mg dalla comunissima, volgare insalata verde o di fibra dai chicchi di cerali integrali? No ! Non abbiamo tempo da perdere : il tempo è denaro!Oltretutto risultava “sconveniente” sbucciare una arancia o pulire una carota! Meglio sarebbe assumere le comode ,pratiche, funzionali pillole vitaminiche , i confetti all’omega-3 o le fiale per il ferro! Fu così che un nutrito esercito di “intelligenze” , al soldo di consolidati interessi nutri- farmaceutici si misero a lavoro. Analizzando e sezionando gli alimenti “scoprivano” i tocoferoli, gli antociani , gli omega-3 e le tante fitomolecole che la natura aveva sapientemente “nascosto” nel variegato mondo dei vegetali. . Ora ,bisognava snidarli, astrarli dal loro contesto, “copiarne” la formula chimica e riprodurla in laboratorio , confezionarli, distribuirli, pubblicizzarli e… consumarli a più non posso!
Era inevitabile che , anche in agricoltura, i “beni” divenissero oggetto di scambio ovvero tra-s mutassero in “merci” , perdono il loro valore d’”uso” e assunsero il valore di “scambio”. Sarà il mercato la nuova divinità sul cui altare saranno immolate le tantissime vittime sacrificali! L’agricoltura per sua “natura” inizialmente sembra restia ad accettare il nuovo “ordine” : i prodotti alimentari “sfortunatamente” sono deperibili, contengono enzimi che le degradano, marciscono, non sono come la nostra plastica che sfida i secoli! E poi, oggi, il mercato è globalizzato ,le merci si muovono dove l’offerta straripa è corre verso la domanda è più sostenuta . Ecco, che la tecno-scienza accorrere in soccorso, risolvendo uno ad uno i problemi che madre natura , incurante ed ignara del profitto, come fastidiosi bastoni ci aveva messo tra le ruote!
Cosi rendemmo le farine bianche ,bianchissime ,quasi il candore di Biancaneve ,le privammo dell’inutile germi nello e di altre compagnie fastidiose. Ora lo potevamo accatastare e stoccare per anni nei magazzini, pronto all’occorrenza a mutare in una delle tante fantasie da forno del “Mulino Bianco”
Più impegnato fu il processo per rendere candido e cristallino lo zucchero dal succo della barbabietola , ma alla fine quel che conta,è la sua comodità ,versatilità, praticità in cucina.
Il più grande riscatto dalla “terra” e dai suoi vincoli naturali, lo compirono le produzioni zootecniche , latte ,carne,uova ,formaggi. I nostri animali domestici divennero macchine di trasformazione, gli alimenti ,unità foraggere e l’economicità una assioma. Dal pascolo naturale e dal fieno gli animali passarono nelle stalle alimentati principalmente con mais e soia con sfarinati e mangimi concentrati e bilanciati ,adatti per ogni fase della loro vita attiva. Un fiume di latte inonda la nostra vita, montagne di formaggi ci sovrastano , la carne intasa i banconi del supermercato mentre il valore commerciale di questi prodotti è sempre più svilito ,i costi di produzione non coprono le spese vive.
Non si salvarono neppure gli oli , le teste “d’uovo” per stabilizzare la frazione debole degli oli ovvero gli acidi grassi insaturi, pensarono bene di “fissarli” , con la idrogenazione li solidificarono, ricavandone la margherita, un alimento che per decenni devastò la nostra salute , in particolare dei bambini.
I succhi , cosi detti di frutta non hanno niente che spartire con la sana viva solare frutta coltivata , eppure il lavaggio del cervello costante ed ossessionante della pubblicità svuota gli scaffali dei supermercati e lascia a imputridire le arance all’albero.
Ora siamo a chiederci : possibile che il vasto fronte dell’agricoltura ,dai sindacati al mondo della ricerca, dai tecnici alla politica ,abbiano potuto subire cosi impunemente queste mal vessazione, senza accennare ad un che minima reazione? Che senso ha avuto per anni mobilitare gli agricoltori e radunarli sotto i palazzi della politica, quando i veri nemici si nascondevano altrove?
E’ ora che gli agricoltori e i loro rappresentanti la smettano di chiedere più soldi alla politica ,la smettano di questuare e prendano coscienza e consapevolezza del ruolo strategico che le produzioni agro-alimentari assolvono nella la nostra alimentazione e per la salute dei consumatori.
Tuttavia, abbiamo bisogno di fare chiarezza, in primis , all’interno del variegato mondo agricolo tra gli stessi produttori così da delimitare uno spartiacque preciso e invalicabile.
Cominciamo col definire i prodotti. Il latte ,le carni o i formaggi provenienti dagli allevamenti della filiera “erba” , della catena corta,a kilometro zero, hanno una “valenza” piena e totale perché soddisfano le esigenze organolettiche, etico- ambientale e salutistico (per la presenza del “CLA” ). Tutto il resto, prodotto e distribuito dal sistema agroindustriale è “spazzatura”: nuoce gravemente alla salute!
Fuori dalla frutta fresca e dagli ortaggi non ci sono “surrogati” commestibili , la salute si mantiene e si difende con la “naturalezza” dei frutti delle verdure e degli ortaggi. Ogni altro prodotto di base,manipolato, sterilizzato, stabilizzato, non ha alcun effetto salutistico ,ma anzi rischia di minare la nostra salute.
Infine arriviamo agli “integratori” alimentari , la gallina dalle uova d’oro ,monopolizzati da precisi interessi para-farmaceutiche . Qui l’inganno diventa beffa : gozzi consumatori vengono turlupinati
quotidianamente ,anziché ricorrere alla frutta e verdura , la sola che mantiene ,vitamine,sali ecc nella forma organica, la sola assimilabile, questi cialtroni ci hanno scambiato per “vegetali” ai quali è possibile assumere calcio, ferro magnesio ecc nella forma inorganica!
I nemici degli agricoltori sono pure nemici della salute dei consumatori ,minano il benessere dei cittadini , usano armi suadenti adatti per ogni fascia di consumatori ,ci allettano con le promozioni o con prezzi stracciati. Aggiungono “esaltatori di sapidità” come se fossimo il cane di Palov Ma chi controlla la qualità “intrinseca” dei prodotti ? Che effetti hanno sul nostro apparato digerente- assimilativo,? E sul fegato? E sul pancreas?
Il futuro prossimo vedrà nascere una nuova alleanza : agricoltura e salute. Siamo tutti mobilitati a cimentarci su questo terreno!!

Giuseppe Bivona

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